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Scuola, Fratelli d’Italia contro Azzolina: gli esami vanno fatti seriamente, no all’abolizione

Scuola, Fratelli d’Italia contro Azzolina: gli esami vanno fatti seriamente, no all’abolizione

Cronaca - di Redazione - 6 Aprile 2020 - AGGIORNATO 7 Aprile 2020 alle 10:32

Scuola, via libera al decreto pensato dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina. Per l’esame di maturità due sono le ipotesi in campo: se non si tornasse in classe ci sarà un unico esame orale. La scelta dipenderà dall’evoluzione della pandemia. Abolito invece l’esame di terza media: da sostituire con la valutazione finale da parte del consiglio di classe.

FdI contraria all’abolizione dell’esame di terza media

Decisioni che non trovano d’accordo Fratelli d’Italia. “L’esame di maturità deve essere svolto in modo serio e inequivocabile” dichiarano i deputati di FdI Paola Frassinetti ed Ella Bucalo. “Pertanto la presenza degli studenti nella prova orale è indispensabile. Fratelli d’Italia è contraria anche all’abolizione dell’esame di terza media che potrebbe benissimo essere posticipato a fine agosto”.
“Il ministro Azzolina – proseguono – prima ha annunciato nei giorni scorsi la promozione per tutti, demotivando di fatto gli studenti impegnati con la didattica a distanza. Poi con un nuovo decreto, stabilisce d’imperio che la maturità si svolga online, cancellando inoltre, l’esame di terza media”.
“In barba ai divieti di spostamento – aggiungono – verranno anche indetti concorsi per docenti. A tal proposito, sarebbe più sensato e semplice, pianificare l’immissione in ruolo dalle graduatorie 2016 e 2018 e per i posti vacanti, previo corso telematico abilitante con integrazione di titoli, stabilizzare anche coloro con più di 36 mesi di servizio”.

Scuola, le critiche di Forza Italia

Critiche sull’argomento scuola anche da Forza Italia. Mariastella Gelmini e Valentina Aprea sottolineano che ”lo stato di emergenza legata alla diffusione del Coronavirus rischia di cancellare il merito, uno dei valori della nostra Carta Costituzionale e pilastro del sistema scolastico nazionale”.

”L’impossibilità di concludere l’anno scolastico in classe – continuano – non può e non deve determinare promozioni degli studenti per decreto. Si parli piuttosto di ammissione necessitata con riserva degli alunni alla classe successiva. A partire dal primo settembre 2020, data indicata dallo stesso Decreto si svolgano, invece, attività di consolidamento e recupero delle lezioni del secondo quadrimestre di quest’anno scolastico e si evidenzino i debiti accumulati fino ad allora di cui si dovrà tener presente nella valutazione del nuovo anno scolastico”.

“Allo stesso modo, occorrerà riconoscere i crediti ai tanti studenti che in questi mesi hanno continuato a studiare con profitto e in molti casi con modalità di studio e di ricerca al di sopra e al di fuori dell’ordinaria attività scolastica. Per questi studenti deve essere, invece, prevista una accelerazione negli studi, a dimostrazione che il talento e il merito sono una leva importante per lo sviluppo del nostro Paese”.

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di Redazione - 6 Aprile 2020