Grillini inferociti, ma devono ingoiare il Mes per non mollare le poltrone
Dice il portiere: potrebbero essere in buonafede. Ma chi? Mica se lo sono posto il problema di chiedere al Parlamento il potere di sottoscrivere un’intesa – che certo deve essere ancora ratificata – sul tradimento del nostro popolo, sulla pelle degli italiani.
Di Maio ci litiga al telefono con Conte. Fanno baccano in maggioranza. Ma di fronte ai cittadini la colpa è tutta dell’opposizione. La lezione, il comico, gliel’ha saputa impartire.
Ma ora fanno piangere e non più ridere. Perché è arrivato il momento di alzare la manina in Parlamento col pollice in alto o in basso. Favorevoli o contrari? Ne va della vita dell’Italia e chi se ne frega del governo di impostori che ci ritroviamo.
Il pericolo Mes è reale
Utilizzare il Mes è pericolosissimo. Perché anche se non lo attiviamo noi potranno farlo altri e dovremo comunque pagare la corda per impiccarli. Se invece lo attiviamo noi sarà suicidio. Ed attivarlo solo per la sanità servirà per gli spicci. Per l’economia non ci converrebbe. Andrebbe stracciato e basta. Esattamente come questi derelitti Cinquestelle avevano scritto nel loro programma elettorale. Adesso cercano chi è alleato di chi. Ma fateci il piacere, cialtroni che non siete altro…
Una risoluzione parlamentare servirebbe a indicare la strada da seguire. Ma ci vuole coraggio, e permalosi come sono devono fingere di non volerla solo perché la chiedono proprio Salvini e Meloni.
Altrimenti devono inchinarsi al Pd. Ovvero a quelli che dicono di aver vinto in Europa – e del resto sono i migliori alleati delle lobby di Bruxelles – salvo volere la patrimoniale in Italia, chiamandola contributo di solidarietà.
Che è controproducente di questi tempi e inutile quanto a gettito: una tassa, ancora una tassa, e pure molto stupida. Per fortuna il no già pronunciato da Renzi toglierà dall’impaccio Di Maio e soci, più liberi di dire che grazie a loro non si farà. Ma restano quelli che abbiamo già sperimentato in questi anni poco esaltanti alla prova di governo. Scappati di casa che non vogliono saperne di smettere di giocare dalle parti di Palazzo Chigi. E minacciano di frignare se qualcuno vorrà toglier loro i balocchi dalle mani. Ma devono stare davvero attenti: il popolo è stufo.
Sbraiteranno ma appoggeranno tutto e qualsiasi cosa per continuare , il piu’ a lungo possibile, a percepire l’auto stipendio . Sanno benissimo che l’alternativa e’ tornare alla disoccupazione . Sono dei poveracci.
Il problema per i 5 Stelle è solo la cadrega ; se avessero la garanzia di poterla mantenere anche non votando il MES sarebbero disposti a tutto ma l’idea di perdere 15.000,00 € di stipendio mensile ( più bonus) non li fa dormire e il loro mentore è alle prese con i guai del figliolo e si tiene alla larga dal problema per non irritare il PD di cui è diventato grande amico ……
La poltrona solo la poltrona ; quindi vedremo come giustificheranno il dietro front .
Forse si accontenteranno di qualche strenna della Merkel .
un signor nessuno che si presenta in tv pubblica per insultare chi non la pensa come lui, dev’essere messo istantaneamente in condizioni di non nuocere e tolto dal posto che occupa!. C’è un signore sul Colle con il compito istituzionale di vigilare?
Mi dà l’impressione del cane che si morde la coda (chiedendo scusa a Fido e ai suoi fratelli a quattro zampe).
Dapprima si rifugiarono nel palazzo del Ministero della Guerra, poi il volpino di turno suggerì di trasferirsi al Quirinale del Re, più sicuro e fidato. Alle 5 di mattina del 9 settembre 1943 erano già in viaggio per il sud, tre ore dopo l’ onnipresente Germania iniziava il caricamento degli ignari militari italiani su centinaia di vagoni diretti ai campi di concentramento da cui non tutti avrebbero fatto ritorno. Morirono là quei soldati nostri, traditi da capi incapaci e imbroglioni, per cui gli italiani erano solo pedine sacrificabili, ieri per salvare l’onore della Casa Regnante oggi per mantenere i posti di comando e una EU che ci ama. Sono cambiati i cognomi ma sono sempre gli stessi.