I trombamici trovano finalmente una paladina: la Cirinnà chiede di inserirli tra i congiunti
Inserire i “trombamici” tra i “congiunti” che si possono visitare. Non è più solo una proposta che sale da qualche scanzonato utente social, ma una richiesta al governo avanzata dai senatori Pd Monica Cirinnà e Andrea Marcucci. Certo, loro non lo dicono in questi termini. Ma, insomma, quando parlano di “relazioni affettive significative della persona, indipendentemente dalla loro natura e stabilità”, a cos’altro possono mai riferirsi?
Cirinnà paladina dei trombamici
“Auspichiamo che il governo intervenga con le Faq sull’ultimo Dpcm sulla questione dei congiunti, come aveva annunciato la ministra De Micheli. A pochi giorni dall’entrata in vigore delle norme, è giusto che gli italiani sappiano chi possono incontrare dal 4 maggio”, fanno sapere Cirinnà e il capogruppo Marcucci. “Non vogliamo entrare nella discussione lessicale del termine congiunti. Crediamo – precisano – che Conte debba valorizzare il senso civico degli italiani e la loro responsabilizzazione nel rispetto delle norme di sicurezza”. Ma, avvertono, “va dato adeguato riconoscimento a tutte le relazioni affettive significative della persona, indipendentemente dalla loro natura e stabilità”.
Ma serviva un po’ di coraggio in più
In molti apprezzeranno la richiesta, che però ha la stessa pecca dei provvedimenti di Conte: manca di coraggio, indulge nell’ambiguità, lascia spazio all’interpretazione – e magari all’imbarazzo – di chi poi deve controllare le autocertificazioni. E, allora, per fare davvero felice il popolo del “love is love in qualunque forma si manifesti” un po’ di chiarezza in più non avrebbe guastato. Bastava dire “mettete nelle Faq i trombamici” e magari il Pd stavolta riusciva pure a prendere qualche voto.