Il coronavirus si porta via Luis Sepùlveda. Lo scrittore cileno era ricoverato dalla fine di febbraio
Il coronavirus si porta via Luis Sepùlveda. Lo scrittore cileno, 70 anni, ricoverato dalla fine di febbraio a Oviedo, scompare per una crisi respiratoria. Il suo ricovero si era reso necessario dopo la scoperta di aver contratto l’infezione al ritorno da un premio letterario. Anche sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez di 66 anni, era stata ricoverata, ma da due settimane risultava negativa ai test.
Sepùlveda viveva nelle Asturie
Nato in Cile, Sepúlveda ha lasciato il suo Paese al termine di un’intensa stagione di attività politica, conclusasi drammaticamente con l’incarcerazione da parte del regime del generale Pinochet. Ha viaggiato a lungo e dopo aver risieduto ad Amburgo e a Parigi, è andato a vivere in Spagna, nelle Asturie, dal 1997.
I suoi romanzi
Autore di libri di poesia, «radioromanzi» e racconti – oltre allo spagnolo, sua lingua madre, parlava correttamente inglese, francese e italiano – ha conquistato la scena letteraria con il suo primo romanzo, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, apparso per la prima volta in Spagna nel 1989 e in Italia nel 1993. Amatissimo dal suo pubblico, in particolare dai lettori italiani, ha pubblicato da allora numerosi altri romanzi, raccolte di racconti e libri di viaggio, tra i quali spicca Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare