«Il coronavirus si rifugia nei testicoli»: lo studio Usa divide gli scienziati. L’ipotesi del liquido seminale
I testicoli possono essere una sorta di rifugio per il coronavirus. È quanto rivela uno studio condotto negli Usa dal Montefiore Health System e dall’Albert Einstein College of Medicine. Studio fatto in collaborazione con l’Ospedale di Malattie Infettive Kasturba di Mumbai in India. Il lavoro molto approfondito – non ancora sottoposto a peer-review e disponibile sul sito MedRxiv – suggerisce un ulteriore elemento per valutare gli effetti del coronavirus. In particolare sui pazienti di sesso maschile.
«Il Covid-19 entra così nei testicoli»
Quando il Covid-19 entra nel corpo si lega al recettore umano di ACE2 (enzima associato alla trasformazione dell’angiotensina). Recettore che costituisce il punto di ingresso nelle cellule umane per il virus Sars-Cov-2. L’ACE2 è individuabile nel tessuto polmonare, intestinale, cardiaco. Secondo lo studio, è presente anche nei testicoli. Nel tessuto ovarico, invece, la concentrazione è notevolmente inferiore.
La maggiore mortalità tra gli uomini
I dati a livello globale indicano una maggiore mortalità tra gli uomini. Lo studio aggiunge un ulteriore tassello: 20 pazienti di sesso femminile hanno impiegato in media quattro giorni per guarire dal virus. Gli uomini hanno avuto bisogno di 6 giorni.
L’ipotesi del liquido seminale
Il coinvolgimento dei testicoli, come si legge sul “Los Angeles Times”, induce il professor Aditi Shastri, oncologo al Montefiore Medical Center, a non escludere un’ulteriore ipotesi: «Prenderei assolutamente in considerazione l’ipotesi che il virus possa essere contenuto nel liquido seminale».
La replica degli esperti di Padova
Dalle «evidenze ad oggi disponibili» non si può imputare ai testicoli il fatto che gli uomini vengano colpiti più delle donne dal Coronavirus. A sostenerlo è il gruppo di studio dell’unità di Andrologia e Medicina della Riproduzione dell’Azienda Università di Padova diretto dal prof. Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia.
«Il virus nei testicoli solo attraverso il sangue»
Si contesta quanto affermato da uno studio condotto negli Usa dal Montefiore Health System e dall’Albert Einstein College of Medicine, in collaborazione con l’Ospedale di Malattie Infettive Kasturba di Mumbai in India. l virus potrebbe raggiungere i testicoli solo attraverso la circolazione sanguigna, ma ad oggi non è riportata presenza di virus nel sangue. Nelle donne, la mancanza del testosterone potrebbe quindi limitare l’ingresso del virus nelle cellule polmonari, l’infezione e le sue conseguenze.