Il decreto liquidità è una “bufala epocale”: escluse il 70% delle imprese. Se n’è accorto anche il Fatto

15 Apr 2020 13:24 - di Mia Fenice
decreto liquidità

Anche il Fatto quotidiano si è accorto che il decreto liquidità è un bluff. Lo scrive nel blog “Economia e lobby” Vincenzo Imperatore, consulente della direzione, giornalista e saggista.  «Può stare tranquilla l’Europa perché i 400 miliardi non saranno mai utilizzati. Le parole enfatiche del governo (“si tratta di una misura storica”) sono vere: per me si tratta davvero di una bufala epocale. Le misure creditizie messe a disposizione delle imprese non saranno utilizzate almeno nel 70% dei casi per due motivi».  Imperatore osserva che innanzitutto per finanziamenti superiori a 25.000 euro la concessione è subordinata alla valutazione del merito creditizio da parte delle banche». Una valutazione che è  «basata “sulla situazione finanziaria pre-crisi e non sull’andamento degli ultimi mesi, segnati dal Covid-19”». Si tratta, spiega, di «una formula vaga che attribuisce un enorme potere discrezionale al sistema bancario».

Decreto liquidità: il trucco dei tecnici dei ministeri

E il trucchetto sta tutto qui. Imperatore si pone una domanda. «Ma i “tecnici dei ministeri” sanno che “in base alla situazione finanziaria pre-crisi” le banche già non erogavano fidi…?». E il perché è presto detto: «Le nostre piccole imprese, nel 80% dei casi, sono sottocapitalizzate. Hanno una leva finanziaria sempre superiore a 2 e gli utili sono “annacquati”»

Finanziamenti fino a 25mila euro

Per quanto riguarda invece i finanziamenti fino a 25mila euro, garantiti al 100% dallo Stato, il decreto prevede che le banche dovranno erogare in automatico alle piccole e medie imprese fino a 499 dipendenti, compresi professionisti, negozianti, autonomi e piccoli imprenditori.

«Addirittura – scrive Imperatore – il presidente del Consiglio, nella conferenza stampa di presentazione del provvedimento, ha dichiarato che i finanziamenti, benché garantiti al 100% dallo Stato, saranno messi a disposizione “subito e senza aspettare l’ok del Fondo”. Peccato che non abbia specificato quanto previsto all’articolo 13 e cioè, semplificando, che le garanzie statali non saranno rilasciate per quelle imprese che, anteriormente al 30 gennaio 2020, avevano una posizione già classificata in sofferenze, partite incagliate, esposizioni scadute e/o sconfinanti, inadempienze probabili».

Decreto liquidità: escluse milioni di imprese

La ratio di tale norma, si legge nell’articolo, risiede nel contenimento di potenziali manovre subdole da parte delle banche che avrebbero potuto inficiare l’utilizzo dei soldi messi a disposizione della economia reale e della emergenza. «In altri termini, conclude Imperatore, per non consentire alle banche di approfittare della garanzia statale (tra il 80% e il 100%) per trasferire il pregresso rischio insolvenza dai loro conti economici alle nostre tasche di contribuenti. Un piccolo particolare: per contenere le azioni dei “furbi” banchieri si escludono dalla manovra milioni di imprese. Perché in quelle 4 categorie di cui sopra rientra praticamente il mondo delle piccole imprese».

 

Commenti

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  • arnaldo del prete 7 Maggio 2020

    solo bufale del governo i finanziamenti sotto i 25000 euro senza merito creditizio praticamente le banche le bocciano tutte vergognoso stato assente e senza palle verso le banche andate tutti a fare in culo ci hanno distrutto noi piccole aziende bastardi bugiardi

  • mirko masetti 5 Maggio 2020

    Buongiorno , anche i prestiti da 25 mila € seguono il normale iter bancario , ci è stato venduto come finanziamento veloce , senza istruttoria e senza valutazioni del merito ma purtroppo non è cosi . le richieste vanno accompagnate ai bilanci e tanti altri documenti e la valutazioni saranno della centrale rischi con istruttorie e valutazioni del merito , la mia azienda ha chiuso gli ultimi bilanci in perdita , ma non abbiamo mai saltato nessuna rata di leasing e finanziamenti , è molto probabile che la nostra richiesta non verrà accettata , ma la nostra azienda non avrebbe chiesto alcun finanziamento se non fosse stata costretta a rimanere chiusa per 1 mese e mezzo e oltre . Quindi prima mi costringono a chiederlo e devo anche subirne la beffa del rifiuto, a parte tutti problemi di liquidità che dovremmo risolvere da soli , Che stato è . mi chiedo . uno stato che non solo prima ti provoca il problema e poi si permette anche di prenderti in giro ? dicendo cose non vere e come solito giocando sulla pelle delle persone facendo solo favori agli istituti bancari .

  • mirko masetti 5 Maggio 2020

    Buongiorno , anche i prestiti da 25 mila € seguono il normale iter bancario , ci è stato venduto come finanziamento veloce , senza istruttoria e senza valutazioni del merito ma purtroppo non è cosi . le richieste vanno accompagnate ai bilanci e tanti altri documenti e la valutazioni saranno della centrale rischi con istruttorie e valutazioni del merito , la mia azienda ha chiuso gli ultimi bilanci in perdita , ma non abbiamo mai saltato nessuna rata di leasing e finanziamenti , è molto probabile che la nostra richiesta non verrà accettata , ma la nostra azienda non avrebbe chiesto alcun finanziamento se non fosse stata costretta a rimanere chiusa per 1 mese e mezzo e oltre . Quindi prima mi costringono a chiederlo e devo anche subirne la beffa del rifiuto, a parte tutti problemi di liquidità che dovremmo risolvere da soli , Che stato è . mi chiedo . uno stato che non solo prima tii provoca il problema e poi si permette anche di prenderti in giro ? dicendo cose non vere e come solito giocando sulla pelle delle persone facendo solo favori agli istituti bancari .

  • GIANCARLO 29 Aprile 2020

    sono 20 giorni che ho fatto richiesta ma si trova sempre un cavillo per rimandare
    CREDO CHE SIA UNA BUFALA BELLA E BUONA PROPAGANDA DEL PROFESSORE PER FARSI BELLO DAVANTI AGLI ITALIANI CHE STANNO NELLA M…. PERCHE SONO STATI COSTRETTI A CHIUDERE
    ALTRO CHE EROGAZIONE SUBITO .
    NON SONO ABBIAMO DOVUTO CHIUDERE MA SIAMO ANCHE STATI PRESI PER IL CULO DA UNA CLASSE POLITICA INADEGUATA

  • Giuseppe Cerea 21 Aprile 2020

    Buon giorno.
    Confermo quanto detto nell’articolo a proposito dei 25000 euro.
    E’ comunque a discrezione della banca erogare o meno la somma; se l’azienda richiedente ha avuto delle segnalazioni nei mesi o anni precedenti (e con la crisi appena passata sono molte) si può rifiutare di dare parere favorevole, alla faccia della garanzia totale dello Stato.
    C’è qualcuno che mi sa dare una spiegazione logica?
    Perché io non la trovo.
    Grazie.

  • Emilio Capelli 15 Aprile 2020

    Dire che il mondo delle PMI rientra nei crediti deteriorati delle banche appare eccessivo. Per fortuna buona parte ne è fuori. Altro tema invece condivisibile è quello delle tempistiche: sicuramente a parità di regole bancarie europee l’erogazione dei finanziamenti non sarà snella per importi >25mila €

  • gaetano 15 Aprile 2020

    sono una piccolo commerciante ad oggi ho in magazzino 30.000€ di merce che devo consegnare, ovviamente non posso, in quanto i miei clienti sono privati e non residenti nel mio comune, le banche se ne fottono il governo pure presto mi auguro di poter andare in piazza e mandali tutti a casa.