Il Pd vuole la patrimoniale per pagare i danni da coronavirus. Maggioranza in subbuglio, Conte tarda a parlare
Una patrimoniale per l’Italia in difficoltà. La proposta la lancia il gruppo del Pd alla Camera creando scompiglio nella maggioranza e determinando il ritardo dell’attesa conferenza stampa di Giuseppe Conte.
“La crisi economica, determinata dalla pandemia – si legge nel comunicato di Delrio e Melilli – ha fatto emergere e accentuato situazioni di povertà. Ci sono famiglie che in questi giorni non hanno risorse sufficienti per provvedere all’acquisto nemmeno dei beni di prima necessità: c’è un rischio povertà per un ulteriore milione di bambini”.
Le famiglie in difficoltà
“Un primo intervento – aggiungono gli esponenti dem – lo ha messo in campo il Governo che ha stanziato 400 milioni di euro perché i Comuni possano cominciare a dare risposte. Tutti i sindaci, di ogni appartenenza politica, segnalano la grande quantità di richieste delle famiglie in difficoltà. Un grande e solidale paese come l’Italia non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa”.
Per questi motivi “il gruppo del Pd della Camera, in piena sintonia con il Partito, ritiene opportuno che venga introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarietà a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito come i giovani lavoratori autonomi”.
Il contributo da versare nel 2020 e nel 2021
“La proposta – spiegano ancora Delrio e Melilli – prevede l’istituzione di un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80.000 euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”. “La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione. Il gettito atteso è pari ad un miliardo e trecento milioni annui. Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore”, concludono i due esponenti del Pd.
se si parla di una imposta sui redditi maggiori sarei anche d’accordo con l’idea dell’amico Melilli. Se invece la si pensasse come patrimoniale su beni che implementano l’ISEE fino a vette inenarrabili ma che non danno alcun reddito, allora sarebbe l’ennesimo furto di Stato ai danni dei cittadini. Piuttosto lo Stato si prenda pure i beni immobili che il privato non riesce a vendere, personalmente sarei disposto a cederglieli anche al valore stabilito dal catasto, a patto poi di non essere vessato più!
potrebbero iniziare i politici nazionali e poi quelli regionali e locali rinunciando al 50% del loro profitto o anche più lasciandosi uno stipendio da 2000 euro anziche dei 20000 euro che prendono ogni mese! è una vergogna! se vogliono tassare i patrimoni dovrebbero iniziare dai grandi patrimomni almeno da 200 0 300 mila euro in su no sui risparmi dei cittadini! e integrare i redditti di cittadinanza facendoli lavorare in questo periodo nei settori dove cè necessità come nella raccolta di arance e frutta e poi pomodori etc…integrando gli imprenditori gli stipendi così avremmo un aiuto alla povertà
Da militare mi sono guadagnato la qualifica di ” tiratore scelto “.
Capite chi sono i miei bersagli?
La foto di questo vigliacco di Del Rio mi disgusta. E’ un medico, ma evidentemente del giuramento di Ippocrate se ne frega.In perfetto stile pidiota ha a cuore soldi e poltrona,gli altri possono schiattare…. In piu’ lo sapete che puzza di ndrangheta? Ando’ tempo addietro in Calabria ,lui disse per un gemellaggio di Reggio Emilia per una processione,il problema e’ che non esiste in comune a Reggio uno straccio di carta che comprovi cio’. Stranamente il tribunale durante il processo Aemilia ,contro la ndrangheta si e’ ben guardato dall’andare a fondo di questa situazione.
Nella loro mente scomposta si saranno detti “ se lo fa l’Olanda nei nostri confronti perché non farlo anche noi nei confronti dei cittadini”, per cui denari a fondo perduto per i traghettati, anche in tempo di predator, e denari a fondo depredato per gli Italiani. Nel settembre del 1944 i liberatori proclamarono la Repubblica dell’Ossola, fu formata una giunta di partiti tra cui i Liberali che si opposero alle tasse balzello che tale Umberto Terracini, dirigente del PCI, voleva imporre. Naturalmente il compagno si offese e da allora con i liberali fu astio perenne.
Sono passati 76 anni…non è passato niente.