L’ultima fake del Pd, Durigon: “Artigiani strozzati, Miccoli non sa leggere e non capisce bene i testi”
“L’Onorevole Miccoli, in una pagina Facebook del PD, mi accusa di diffondere fake news: secondo lui non sarebbe vero che le aziende artigiane per accedere al Fondo di integrazione salariale devono pagare gli arretrati. Me lo sarei inventato io che, secondo lui, non leggo gli atti”. Già, da che pulpito vine l’accusa. Claudio Durigon, Lega, oltre a rimandare al mittente l’accusa, affonda il suo attacco. Nel Pd non solo non sanno leggere i testi e gli articolati, ma non li capiscono neanche.
Durigon: “Basterebbe ascoltare una delle milioni di aziende”
Il tema dolente riguarda gli artigiani, strozzati dal decreto governativo anziché aiutati a ripartire. Scrive dai suoi canali social Durigon: ” Purtroppo per l’onorevole Miccoli non basta leggere gli atti, bisogna anche essere in grado di capirli. Nel suo caso basterebbe anche solamente conoscere una delle milioni di aziende artigiane italiane”. Già, in questo clima di inadeguatezza, il governo si trincera dietro gli esperti e le commissioni. Mai che per sbaglio sia stato ascoltato un imprenditore, un artigiano, macché.
“La verità semplice è questa”, rileva Durigon. “Il testo del decreto prevede che le aziende artigiane accedano al FIS tramite l’ente bilaterale dell’artigianato. Il Fondo Bilaterale Artigianato (FSBA) in data 8 aprile ha deliberato: le aziende non in regola possono fare domanda al Fondo, anche se non in regola con i versamenti. Posto che sono tenute a regolarizzare la loro posizione con tre anni di arretrati in massimo 36 rate a partire dal 1 gennaio 2021″.
“Del resto -prosegue l’esponente della Lega, padre di “Quota 100″- l’Onorevole Miccoli poteva fare lo sforzo di andare sul sito del FSBA ed avrebbe trovato la modulistica per il FIS. Modulo con cui le aziende sono costrette a chiarire se verseranno gli arretrati in un’unica soluzione o “approfitteranno” della rateizzazione. Oppure – se per lui è troppo faticoso – poteva almeno leggere la risposta del Governo. Risposta data ad una interrogazione della Lega del 15 aprile dove le nostre affermazioni sono ampiamente confermate”.
Proposta indecente
Insomma, “La Lega conferma la sua volontà di collaborare ma possibilmente con qualcuno che capisca di cosa si parli, quindi non con Miccoli”, va giù duro Durigon. Che sulla sua pagina Fb allega risposta del Ministero del Lavoro, per far leggere a chiunque la verità. La verità è che il governo non ha intenzione di aiutare le migliaia di impr4ese in difficoltà. La proposta di scegliere se pagare arretrati di tre anni a rate o subito, equivale a chiedere loro come preferiscono morire. Una proposta indecente.
c’è un proverbio che dice: non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
questi signori ( per modo di dire ) che stanno al governo non faranno niente per le piccole imprese e quando saranno con l’acqua alla gola diranno che sono stati costretti ad accettare il MES (perchè è quello il loro VERO obbiettivo) per non farli chiudere ma non sanno che tanti per non dichiarare fallimento saranno costretti a chiedere i soldi alla malavita e agli strozzini. Alla faccia dell’avvocato del popolo.
E’ un Governo che e’ contro le Imprese, contro l’Imprenditorialita’ che fanno di noi un popolo eccellente per idee e capacita’ di rispondere alle sfide.
Il peso maggiore lo abbiamo in casa dagli anarcocomunisti 5S e dai cattocomunisti PD, i quali si occupano soltanto di incardinare un nuovo regime basato sulla Carita’ di stato (CIG e Redditi di cittadinanza), sul silenzio per i loro errori, sulla gogna mediatica a chi loro si oppone.
Bisogna attaccarli con forza sui loro errori, per puntare al minimo alla sostituzione di Conte, veramente improponibile nel ruolo.