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Mes, Meloni: «Io in disaccordo con Berlusconi? Apparteniamo a famiglie politiche diverse»

Mes, Meloni: «Io in disaccordo con Berlusconi? Apparteniamo a famiglie politiche diverse»

Politica - di Eugenio Battisti - 17 Aprile 2020 - AGGIORNATO 17 Aprile 2020 alle 15:14

Il centrodestra si spacca sul Mes? Berlusconi si sfila? Giorgia Meloni non nega le diverse posizioni sul fondo salva Stati in discussione in questi giorni. In vista del voto del prossimo consiglio europeo. Nessun dramma. “In Europa facciamo parte di famiglie politiche diverse”, ha detto intervistata da Sky Tg24. “Ci sono divergenze su diverse materie di questo genere. Su questi temi la divisione è antica la divisone su questi temi”.

Meloni: con Berlusconi una divisione antica

Oggi il Cavaliere non parla. Per lui lo fa Antonio Tajani. “Il nostro sì al Mes non è una novità. Siamo pragmatici, l’importante è salvare le vite”. Per il vicepresidente di Forza Italia il discorso è semplice. “Sei soldi ci sono e a condizioni migliori, perché dire no? Non e’ una questione culturale: qui bisogna tutelare la salute”

Intervistato da Il Dubbio scarta qualsiasi teoria di implosione del centrodestra. “Il nostro unico interesse è lavorare per il bene dell’Italia. Delle colpe del governo se ne parlerà quando sarà il momento”. Sul Mes la divisione tra FI da una parte, FdI e Lega dall’altra, è “antica”. “Noi diciamo sì dal giorno dell’Eurogruppo”, dice Tajani. “Se si tratta di utilizzare 36-37 miliardi di euro per salvare vite umane. Sono a tasso d’interesse quasi zero. Quindi migliore di quello con cui si comprano i titoli sul mercato. Non capisco perché rinunciarvi”.

Tajani: il Mes va bene. In ballo la vita delle persone

Il tasso quasi zero non è una quisquilia. Salvini e Meloni, invece, non mollano. Il Mes è una trappola, un cappio al collo. ‘Non è un regalo – ripetono all’unisono – lo pagheranno anche i nostri figli”. Ma per Tajani la distanza su questo tema non indebolisce l’alleanza sostanziale del centrodestra. “E Berlusconi è  un imprenditore pragmatico, lo è sempre stato. L’alternativa qual e’, l’idea del Pd di mettere la patrimoniale? Non si toccano le tasche degli italiani. E i soldi del Mes non sono infetti, pecunia non olet. Ognuno ha la sua posizione. Siamo una coalizione, non siamo un partito unico”.

La Meloni da giorni ripete la sua posizione. “Berlusconi sul Mes è d’accordo con Prodi, io no. Non è la prima volta che non sono d’accordo con Berlusconi. Massimo rispetto, ma su questo la pensiamo diversamente”.

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Ci sono 2 commenti

  1. Giuseppe Costantini ha detto:

    On. Tajani, lei dice che aderendo al MeS l’Italia usufruisce di un contributo notevole per rimettere in moto la nostra economia.
    Mi dovrebbe spiegare, non chiedo tanto, come fa un paese già indebitato fino al collo, a permettersi il lusso di accollarsi altro debito?
    Mi dovrebbe spiegare, qualora il nostro paese dovesse accollarsi un altro debito tramite il MeS oltre quello già esistente, i cittadini italiani come faranno a rimborsare quanto gli viene prestato dato che attualmente l’Italia ha già un elevato debito.
    Per quanti anni le future generazioni dovranno essere soggette a pagare questo debito oltre quello già in atto?
    Non pensa che le scelte fatte adesso si ritorceranno sulle future generazioni?
    Se mi risponde, mi fa un grande piacere.

  2. Giuseppe Costantini ha detto:

    Ha ragione la Meloni: perché i governi dei paesi più rappresentativi in Europa, hanno deciso di optare per il MeS?
    Perché partono da una situazione di forza mentre l’Italia con il suo grande debito si troverebbe in difficoltà anche con tassi di interesse bassi.
    Un altro problema è quello legato al periodo necessario per estinguere il debito e i tassi di interesse applicati che attualmente non sono ancora stati definiti.
    Il fatto che la maggior parte dei paesi propenda per il MeS mi sa tanto di trappola nei confronti dei paesi che si trovano in difficoltà per il loro elevato debito anche se hanno un consistente contributo nell’ambito europeo.

di Eugenio Battisti - 17 Aprile 2020