News dalla politica/ Confintesa contro Dadone. La puntata di Report. Gli immigrati da regolarizzare. Le parole di Timmermans contro Salvini e Meloni

21 Apr 2020 17:08 - di Redazione

Confintesa contesta le scelte della ministra Dadone: ha privilegiato Cgil, Cisl e Uil

Il Ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone (nella foto), ha siglato un protocollo con alcune Organizzazioni sindacali “per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”. Fin qui nulla di strano se non per il fatto che la Ministra Dadone, contravvenendo a alla normativa di Legge che  regola le relazioni sindacali nel settore del pubblico impiego, ha ritenuto di sottoscrivere tale protocollo solo con CGIL CISL e UIL ignorando volutamente che la sicurezza dei dipendenti pubblici è materia espressamente oggetto di contrattazione. La ministra Dadone  chiamando solo CGIL CISL e UIL ha calpestato il dettato legislativo che la obbliga a trattare, su materie espressamente  previste dal CCNL, con tutte le sigle che l’ARAN (Agenzia della Presidenza del Consiglio) ha dichiarato, su dati certi e provati dalle deleghe sindacali e dalle elezioni delle RSU nei vari comparti del pubblico impiego, Organizzazioni Maggiormente Rappresentative.Lo scrive Claudia Ratti, Segretaria Generale di Confintesa FP, nella lettera inviata alla Ministra della FP Fabiana Dadone in ordine al grave atto discriminatorio da lei messo in atto con la firma del protocollo.   “Evidentemente continua la sindacalista la grillina Dadone si sta allineando con la logica di chi nel Governo vorrebbe, con la scusante del Covid-19, ridurre tutte le libertà individuali con app. telefoniche o braccialetti modello detenuti in libertà vigilata. Si comincia dall’ignorare la democrazia sindacale per poi andare oltre. Confintesa FP – continua Claudia Ratti – denuncia tale antidemocratico comportamento e chiede alla Ministra Dadone di riflettere e chiamare tutte e sette le organizzazioni sindacali che, secondo l’ARAN, risultano maggiormente rappresentative sulle Funzioni Centrali del P.I.”.

Prisco e Donzelli (FdI): la maggioranza si ricompatta sulla sanatoria degli immigrati irregolari

”Non ci sorprende che una maggioranza dilaniata si ricompatti oggi sulla sanatoria degli immigrati irregolari, d’altronde conosciamo bene quali sono i temi cari a Pd e M5S”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati di Fratelli d’Italia della commissione Affari costituzionali Emanuele Prisco e Giovanni Donzelli. ”Incalzata da Fratelli d’Italia – concludono Prisco e Donzelli – il ministro Lamorgese ha ammesso in commissione Affari costituzionali che il governo, con i ministeri dell’Interno, del Lavoro e dell’Agricoltura, sta lavorando a una legalizzazione di centinaia di migliaia di stranieri che verrebbero poi destinati al settore agricolo. Fratelli d’Italia ribadisce la netta contrarietà a questa folle ipotesi e conferma che per sopperire alla mancanza di manodopera e per far ripartire la nostra agricoltura non occorrono sanatorie indiscriminate ma la reintroduzione dei voucher e il ricorso ai percettori del reddito di cittadinanza”.

Lega-FdI-Forza Italia contro Report: non esiste un caso Piemonte

”Non esiste un caso Piemonte, con buona pace della trasmissione ‘Report’ che ha scelto di trasmettere solo alcuni dati e non altri: ad esempio, secondo la Protezione Civile il Piemonte raggiungerà il traguardo dei contagi-zero il 21 di maggio alla pari del Veneto, oltre un mese prima di altre regioni italiane”. Lo sottolineano i capigruppo delle forze di maggioranza in consiglio regionale del Piemonte Alberto Preioni (Lega), Paolo Ruzzola (Forza Italia) e Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia), che lanciano un appello. ”Auspichiamo – scrivono – che anche le minoranze dimostrino l’onestà intellettuale di non sminuire i risultati raggiunti con fatica dalla Giunta nel contrasto all’epidemia perché si troverebbero ad infangare tutta la regione Piemonte e non solo i loro avversari politici, proprio nella fase delicata in cui il Governo nazionale sta decidendo regole e tempi sulla revoca del blocco. Sarebbe davvero irresponsabile rischiare di vederci classificati zona rossa solo per una rappresentazione denigratoria del Piemonte, svincolata dai dati oggettivi: poi dovrebbero risponderne di fronte alle imprese impantanate e ai lavoratori lasciati a casa”.

Fidanza: Timmermans usa parole sprezzanti verso Meloni e Salvini

”Nella sua intervista di oggi a ‘La Repubblica’ il vice presidente della Commissione Timmermans usa parole sprezzanti nei confronti di Giorgia Meloni e Matteo Salvini dicendo che non si interessa di politici come loro e che ‘dovrebbero smetterla di mistificare e concentrarsi sull’interesse dei cittadini’. Non pago, afferma che l’attivazione del Mes senza condizionalità è un ‘buono strumento per aiutare i veri eroi di questa crisi, dottori e infermieri’. Una strumentalizzazione meschina, che dimostra ancora una volta quanto gli apprendisti stregoni di Bruxelles siano pronti a tutto”. Lo dichiara il capo delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. ”A maggior ragione se, come si vocifera, il Consiglio Europeo di giovedì non deciderà del Recovery Fund e quindi a Timmermans e soci non resterà che tentare di venderci il pacchetto dell’Eurogruppo. A tutti questi soloni che in questi giorni affollano le pagine dei nostri giornali per truffare gli italiani lo diciamo una volta per tutte: inventatevi qualsiasi menzogna ma non permettetevi di usare i nostri eroi in camice bianco per rifilarci il Mes”, conclude Fidanza.

 

 

 

 

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • federico 22 Aprile 2020

    Piemonte: i capigruppi del centro destra dovrebbero scendere dal loro piedistallo, uscire dai loro dorati uffici ed andare nelle strutture sanitarie e sociali del Piemonte. Un mio amico ci andò il 20 febbraio per fare alcune visite a Torino, in una struttura privata, un grande ospedale, una ASL. Ovunque affollamento tipo mercato rionale all’ora di punta, decine di persone stipate in stanzette e corridoi, un centinaio nella sala d’attesa principale, strette di mano dei medici, l’unica prevenzione era un distributore di gel nella struttura privata. In una RSA a pochi km da Torino i tamponi fatti la settimana scorsa, e già persi, gli ospiti fanno o ricevono una telefonata alla settimana.