“Ogni tanto una gioia”. Insulti sui social al poliziotto Apicella ucciso dai Rom

28 Apr 2020 14:37 - di Redazione

Insulti al poliziotto ucciso da una banda di Rom a Secondigliano. La solita “fogna” contro le forze dell’ordine che sui social stavolta ha preso di mira Pasquale Apicella, l’agente napoletano che due giorni fa, a Napoli, è rimasto ucciso nello scontro frontale tra la sua volante e quella di un gruppo di rapinatori in fuga dopo aver divelto un bancomat.

La gioia per la morte del poliziotto

Su una pagina Fb, intestata a una cagliaritana, S..L. (omettiamo il nome e le foto per non farle pubblicità, perché forse è questo il motivo che spinge una persona a fare questo tipo di sciacalaggio…), è comparso ieri un post con la scritta “Finalmente una gioia”. E sotto l’immagine dell’auto della polizia distrutta, dopo l’urto con i Rom in fuga contromano.

La denuncia in memoria di Apicella

Contro questa signora sarda, però, è scattata la denuncia del sindacato dei poliziotti, il Coisp. Che scrive: “La scorsa notte una Volante del Commissariato di Secondigliano sorprende alcuni malviventi che tentano un furto ai danni di un istituto di credito e ne scaturisce un inseguimento durante il quale la pattuglia della Polizia viene speronata ed il nostro collega Pasquale Apicella, di soli 37 anni, muore per le gravi ferite riportate.
Tale tragedia, che ha intimamente colpito l’intera Polizia di Stato, dovrebbe servire a far riflettere TUTTI su quanto sia rischioso e duro il lavoro di chi, tra mille difficoltà, veste una divisa per garantire la sicurezza dei cittadini e fare rispettare le leggi. Donne e uomini che mettono in campo la loro professionalità, il loro spirito di sacrificio, la volontà di mettersi al servizio degli altri”.

 

Commenti

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  • Fabio Massimo Purgatorio 29 Aprile 2020

    Da ergastolo in isolamento e cibo 3 volte a settimana altrimenti il Papà si arrabbia.Che schifo!!!!

  • roberto 29 Aprile 2020

    Scrivere e pensare questa mostruosità può solo parire da una mente malata. Se hai necessità di farti curare, accedi al SSN. Sei irrecuperabile,però tentare si può sempre.Pensa se fosse stato un tuo parente,avresti scritto questa stronzate?

  • biagio 29 Aprile 2020

    Questa è la gentaglia difesa dalla Lamorgese, de Magistris e Pidioti.

  • 29 Aprile 2020

    Si dovrebbe nascondere per tutta la vita, vergognoso dir poco, una mente contorta, indegna, vile, miserabile. Lasci stare la DIVISA, che si può paragonare a (una tuta di lavoro), ma chi la indossa è un essere umano, un padre di due piccoli innocenti che, gente come te gli hanno portato via per sempre, una giovane mamma che da ora in poi, non solo portare la pena per tutta la vita, per la mancanza del proprio amato ma, dovrà crescere da sola le Sue creature. Il motivo di tutto ciò, perché. Il ladro, il mafioso ha sempre esistito, come il “Poliziotto”, pertanto, mettere in conto che, se verrà scoperto, finisce il suo gesto, senza alcuna violenza verso quella società che si è data delle regole per vivere in un mondo civile, oggi, purtroppo, per la gente come te, messo in serio pericolo la libertà, il quotidiano. Tutto ciò perché?

  • Giuseppe Forconi 29 Aprile 2020

    Cosa volete farci, si fanno chiamare italiani, ma credo che dovrebbero essere tutti fucilati.

  • Marco 29 Aprile 2020

    Se la signora sarda verrà pesantemente sanzionata sarà una gioia per noi.
    Purtroppo ci spero poco in quanto da noi la mano della giustizia è carezzevole verso i delinquenti. Gli agenti delle FF.OO. sono bravi e sanno fare il loro mestiere quando non rispondono alle provocazioni e insulti e gestiscono le situazioni con la calma. Prova a insultare e provocare un agente in altre nazioni democratiche europee e non.
    L’ insulto alla divisa è un insulto ai cittadini che delegano la loro sicurezza a chi indossa quelle divise.

  • piero 29 Aprile 2020

    purtroppo, ci sono anche questi virus umani, che andrebbero trattati con un vaccino.
    sono vicino alla famiglia del polizziotto,e anche a tutte le forze dell’ordine che rischiano la vita.ciao,con il cuore