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Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, durante la presentazione del nuovo partito nazionale ?Italia in Comune? presso bunker, Torino, 17 marzo 2019 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, durante la presentazione del nuovo partito nazionale ?Italia in Comune? presso bunker, Torino, 17 marzo 2019 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Parma, se non sei antifascista non mangi: incredibile modulo per chiedere i buoni spesa

Politica - di Redazione - 3 Aprile 2020 - AGGIORNATO 4 Aprile 2020 alle 13:18

Incredibile a Parma: se non sei antifascista non mangi. È quanto si legge sullo sconcertante modulo predisposto dal Comune guidato da Pizzarotti per accedere ai buoni spesa. Lo riferisce il Primato nazionale. «Un cittadino italiano in difficoltà economica e residente a Parma, è costretto a dichiararsi antifascista se intende far domanda per ottenere i buoni spesa previsti dal governo ed erogati dal Comune in via emergenziale per venire incontro a chi adesso non riesce ad acquistare neppure generi alimentari».  L’articolo è corredato da uno foto della parte del modulo contenente la dichiarazione di antifascismo. L’aspirante ai buoni spesa deve dichiarare di «ripudiare il fascismo», nonché di «non professare e fare propaganda per ideologie razziste, xenofobe, sessiste» e di «non compiere manifestazioni esteriori, di carattere fascista e/o nazista, anche attreverso l’utilizzo di simbologie o gestualità ad essi chiaramente riferiti». In pratica il saluto romano. Potevano scriverlo più semplicemente, gli ineffabili burocrati del Comune guidato da Pizzarotti. Ma lo stile contorto e involuto è nulla rispetto all’aria stantia che si respira al Palazzo Conunale di Parma. Roba da far impallidire Palmiro Togliatti e Pietro Secchia messi insieme.

 

 

 

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Ci sono 12 commenti

  1. Raffaello ha detto:

    Come da Costituzione, fasci, no global e teste di cactus vadano da Orban o da Putin!

  2. PIPPO ha detto:

    MANGIATI LE CHIAPPE DEI TUOI AMICI COMUNISTI E ILCERVELLO DEI TUOI COMPAGNI ms5

  3. Daniele ha detto:

    Ma in mani siamo? che schifo

  4. aldo ha detto:

    Questi sono i discendenti degli infoibatori……………
    Ai tempi di Roma sarebbero stati squartati, come Vercingetorige!!!!!!

  5. corsaro ha detto:

    ATTENZIONE…quando si prende la gente per fame, la storia insegna, poi ci si fa male. tutto ha un limite…. anche la pazienza.

  6. biagio ha detto:

    Il covid-19 sdogana la follia, oltre i rianimatori occorrono anche psichiatri.

  7. tutto ha detto:

    MAI più a Parma, città bruciata.

  8. ugo conte ha detto:

    Io sono anticoglionista , c’è il modulo?

  9. Marco Bergoni ha detto:

    Fascismo, in questo periodo è avere un super stipendio da sindaco per esempio.
    Spero sia un fake.

  10. Marco Bergoni ha detto:

    Fascismo, in questo periodo è avere un super stipendio da sindaco per esempio.

  11. eu7yZnsfvR ha detto:

    Il lessico del comunismo è sempre stato unico, da noi o nell’ Avana di Castro, o nella Cina di Mao, o nella Francia del comunismo trotskista. Nel 1953, durante la guerra in Indocina il PCF arrivò ad ordinare ai suoi adepti di non donare il sangue negli ospedali dove erano ricoverati i militari feriti in combattimento. Sono queste le basi su cui si fondò l’Eurocomunismo di larghe vedute e sono il dogma per i compagni da tastiera che in queste notti di tragedia, come se il terminator cinese non bastasse, pensano a come sterminare chi non la pensa come loro.

di Redazione - 3 Aprile 2020