Paulo Dybala lo dice chiaro: «Il virus? Di certo non è una cazzata!»
Paulo Dybala lo dice chiaro: “Il virus? Di certo non è una cazzata!”. “All’inizio hai paura, ma adesso va meglio”: non si nasconde il fantasista argentino. Anzi. Esce allo scoperto e invita tutti alla massima attenzione. In una intervista pubblicata dal sito della federazione argentina il numero 10 della Juventus racconta i suoi giorni col coronavirus. Un racconto che è quasi un appello alla ragionevolezza. Per tutti, tifosi e non. La sua è una battaglia dalla quale solo adesso sta uscendo. La stessa che stanno combattendo i suoi compagni di squadra Matuidi e Rugani così come tanti altri calciatori in Italia e all’estero. La sottovalutazione e la positività sono in archivio. Così come la paura per quella tosse e per il fiato che mancava. “Prima mi stancavo più in fretta. Volevo allenarmi ma dopo cinque minuti ero già senza fiato. E lì si è capito che qualcosa non andava bene…”. Già, la paura: “Avevo una brutta tosse, mi sentivo stanco e avevo molto freddo”. La fidanzata Oriana, anche lei colpita dal virus, aggiunge:”Ho pensato di tornare indietro, volevamo anche andare a Dubai, dove non c’è pericolo perché qui in Italia la situazione è difficile, poi abbiamo scartato l’idea. La cosa più saggia da fare è stare a casa e aspettare che tutto finisca”. “Di certo questo virus non è una cazzata!” ripete Paulo. Ed è per questo che “la gente deve rimanere in casa perché in Italia ci sono parecchi morti”. Paulo Dybala per fortuna ne sta uscendo. Perciò parla con cognizione di causa. Sbagliato sottovalutare. Perché le conseguenze potrebbero essere gravissime.