Scandalo Palazzo Chigi, la prova: mascherine, respiratori, camici prima a Conte che ai medici. Persino un frigo per i farmaci (Video)
Ecco la prova: https://tinyurl.com/uwtvqll. Se mai ce ne fosse ancora bisogno. Dopo l’inchiesta di Bechis sul Tempo, ora l’esponente della Lega Alessio Colzani, da una ventina d’anni amministratore comunale a Pusiano, sia nelle vesti di consigliere che di assessore, posta su Facebook la sua indignazione. E l’argomenta pubblicando documenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri (riportati nel link in apertura). E in un video rilancia lo scandalo dell’Ospedale super dotato di dpi e di bombole di ossigeno. Oltre che di ogni genere di supporto medico-farmaceutico, allestito in fretta in furia a Palazzo Chigi.
Scandalo Palazzo Chigi, mascherine prima a Conte che ai medici
«Conte ha pensato prima a Palazzo Chigi poi ai medici e ai cittadini. L’incetta di mascherine, guanti, gel, medicine, camici, bombole d’ossigeno e defibrillatori da parte di Palazzo Chigi è iniziato a febbraio». Scrive Colzani nella lunga didascalia che accompagna il video denuncia postato su Facebook. Poi aggiunge: «Per il resto della popolazione, medici e personale sanitario in primis, le gare d’acquisto sono state indette diversi giorni dopo. Parliamo nel dettaglio di 10.000 mascherine chirurgiche a 0,20 euro l’una. E di 500 mascherine APVR FFP3, quelle dotate di filtro, al prezzo di 7,98 euro ciascuna e con consegna rapidissima (entro 5 giorni) da parte di un’azienda veneta. E poi ancora 310 confezioni da 100 pezzi l’una di guanti monouso in nitrile per un prezzo complessivo di 1.500 euro. Tutto in trattativa privata, come avvenuto anche per l’acquisto di 270 taniche da 5 litri di gel disinfettante al costo di 16,50 euro ognuna fornite da una società pugliese».
I numeri della vergogna: ordini e prezzi stracciati
Numeri degli ordini. data delle consegne. Cifre sui costi, danno la dimensione della vergogna. Dello scandalo perpetrato nel silenzio a danno di medici e cittadini. A riguardo, allora, scrive ancora l’esponente leghista: «Ulteriori carichi di camici e mascherine sono arrivati poi tra metà e fine marzo. Palazzo Chigi trasformato in un ospedale attrezzatissimo, considerando anche le spese per scongiurare uno degli scenari peggiori: ovvero la contrazione del virus da parte dello stesso Conte. E quindi l’acquisto di 4 bombole da 14 litri e 7 da 2 litri per l’ossigenoterapia. Senza dimenticare “un frigorifero per la conservazione di farmaci e vaccini”, pagato ben 2.500 euro, in cui conservare 9.000 euro di medicinali extra per l’ufficio medico del Presidente del Consiglio. Due defibrillatori da 8.000 euro e due elettrocardiografi. Solamente giorni dopo si è chiesto alla Consip, centrale acquisti della pubblica amministrazione, di indire una gara per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Bandita poi il 9 marzo. Da inviare alle strutture ospedaliere della penisola. Molti di questi lotti sono stati revocati dal commissario Domenico Arcuri. Ma tanti altri arriveranno magari quando l’emergenza sarà finita»? Dubbi. Sospetti. Denunce. E tanta rabbia ora dovranno avere una risposta. Ma dal governo, tutto tace…
Il video-denuncia postato dall’esponente leghista Alessio Colzani sulla sua pagina Facebook