Scuola, Azzolina sotto accusa. I prof: «Il governo naviga a vista. Non illudetevi, in classe non si torna»
La bozza non dice quasi nulla. Il ministero, per adesso, puntualizza solo che non ci sarà scuola a luglio e ad agosto. E che nessuno perderà l’anno a causa dell’epidemia. La situazione però resta critica, difficile che ci sia un’improvvisa cancellazione del coronavirus. Le classi, come avviene anche con l’influenza normale, sono causa di diffusione. Quindi la luce in fondo al tunnel non si vede.
Scuola, docenti e presidi in perenne attesa
«Il Ministero dell’Istruzione naviga a vista, questa è la verità». Lo afferma Daniela Crimi, preside del Liceo linguistico “Cassarà” di Palermo. «Non si hanno ancora certezze sulla maturità, perché gli scenari possibili cambiano a seconda del ritorno o no tra i banchi di scuola. Quest’ultima ipotesi si allontana sempre di più. Anche dopo un allentamento delle misure restrittive, infatti, la scuola sarebbe l’ultima istituzione a riaprire».
Non si sa nulla sulla maturità
La sua preoccupazione adesso è la maturità. Non si sa ancora quelloche accadrà, come ha spiegato la ministra Lucia Azzolina. «La scuola che dirigo ha ben cinque classi quinte. Più di 250 tra ragazzi e ragazze stanno vivendo questa fase di incertezza. Alcuni provvedimenti sono dati per certi, anche se solo annunciati e non ancora tipizzati in norme certe».
Non ci sarà ritorno tra i banchi
«Se rimane così, rispetto ai contagi e alla diffusione del virus, la scuola dovrebbe rimanere chiusa fino alla fine dell’anno scolastico». Lo dice Valentina Millozzi, 44 anni. È una professoressa dell’Istituto Mattei di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese. Insegnante da 11 anni, di ruolo da 5, come tanti colleghi in Italia segue le sue classi attraverso la didattica online: «È una situazione complessa», racconta all’AdnKronos. «Tramite le videolezioni riusciamo a fare lezione abbastanza bene, soprattutto con gli studenti più grandi».