Sondaggio Agorà: gli italiani non si fidano del governo. Meloni prima fra i leader di partito
Il 55% degli intervistati ritiene che il governo italiano l’abbia affrontata meglio di altri nel mondo, il 26% ritiene che l’abbia affrontata allo stesso modo, l’11% in modo peggiore, mentre l’8% preferisce non rispondere. D’altra parte, se il termine di confronto è, per esempio, un Paese il cui premier è ricoverato in terapia intensiva, dopo aver annunciato ai suoi connazionali che si dovevano far infettare per raggiungere l’immunità di gregge, bé, non ci vuole poi molto a sembrare più accorti.
Il sondaggio sui leader di partito: Meloni prima
Nonostante tutto ciò, Conte continua a riscuotere la fiducia del 45% degli intervistati. In assoluto, dunque, resta il leader con il maggior gradimento fra gli italiani, ma ci si domanda se il dato sia davvero positivo. Un premier che guida il Paese in un momento come questo, che imperversa nelle case con dirette tv praticamente ogni sera e che, di fatto, si è reso uomo solo al comando può davvero reggersi sul consenso di meno della metà degli italiani? Così quel 45% sembra davvero poco rispetto, per esempio, al 36% di gradimento di Giorgia Meloni, ormai stabilmente prima per gradimento tra i leader di partito. Seguono Matteo Salvini al 35% e poi, staccati di parecchio, Nicola Zingaretti al 24%, Luigi Di Maio al 21%, Mattia Santori al 19%, Silvio Berlusconi al 18%, Giovanni Toti e Carlo Calenda al 16%, Matteo Renzi al 14% e, ultimo, Vito Crimi al 12%.
Lo show-man Conte sta obbedendo al consiglio datogli in parlamento da quel demolitore dell’Italia che lo ha preceduto di nome Monti il quale, parafrasando il grande Dante Alighieri lo sostenne sul MES dicendogli: non ti curar di loro (il centro-destra) ma guarda e passa
Ho avuto occasione di esaminare come viene monitorizzato e implementato il supporto psyco agli equipaggi dei sottomarini nucleari US classe Ohio, l’ ultima classe operativa in servizio. Teniamo presente che TUTTO l’equipaggio, dal Comandante all’ultimo marinaio hanno la qualifica di champion, ossia possiedono al massimo TUTTE le prerogative che un individuo perfetto dovrebbe possedere. Restano anche un mese su fondali profondi centinaia di metri e ciò non è da tutti. I cittadini italiani non devono fare ciò, ma sotto certi aspetti sono “a bordo di un sottomarino” casalingo da cui non si dovrebbe scendere e non hanno certamente TUTTI le caratteristiche di champion e non hanno nessuno che li monitorizzi, perché i medici di base che oltre ad avere circa 1000 mutuati devono anche occuparsi del virus.
L’ unico “supporto” è un mantra, peraltro necessario, che recita loro di non uscire, non si sa per quanto tempo. L’unica cosa che le SS.AA. a cui la nostra vita è affidata per legge, hanno fatto bene è stata “l’imboscata” senza preavviso del TUTTI IN CASA e l’affermare che non sanno niente.
Pensate se a quegli equipaggi US si dicesse: salite a bordo e state sotto, non sappiamo quanto e come, ma state sotto, poi vi forse vi diremo.
Si comincia ad essere stanchi di capi che non sanno cosa dire e cosa fare, che cambiano idea ogni quarto d’ora ,che non sanno farsi rispettare fino ad accettare di essere umiliati dall’ ultimo Stato mascalzone di una EU antiquata e spietata, che pretendono solo sacrifici dopo avercene fatte di tutti i colori, senza darci in cambio nulla, anzi sentendosi offesi per le critiche.