25 anni senza Mia Martini: dieci canzoni indimenticabili (video)

12 Mag 2020 14:30 - di Valter Delle Donne

Venticinque anni fa moriva Domenica Rita Adriana Berté, per gli amici Mimì. Per tutti, Mia Martini. Il 12 maggio 1995 la cantante si spegneva per “arresto cardiaco”, nella sua casa in provincia di Varese. Una morte prematura che non le ha impedito di entrare nell’olimpo delle più grandi interpreti della musica italiana. Per celebrare il suo percorso artistico, ecco dieci canzoni tra le più significative della sua straordinaria carriera.

1) Minuetto incisa nel 1973, è il brano più venduto di Mia Martini, vincitrice anche del Festivalbar. Musica di Dario Baldan Bembo, testo di Franco Califano, è la storia di un amore a senso unico. La protagonista a disposizione di un uomo che la prende e la lascia, come in una danza senza fine. Appunto un minuetto.

Il premio della critica di Sanremo è intitolato a lei

2) La nevicata del ’56 è un brano scritto nel 1975 da una squadra di autori (testo di Carla Vistarini, musiche di Luigi Lopez e Fabio Massimo Cantini). Doveva inciderlo in un primo momento Gabriella Ferri, poi è rimasto quindici anni nei cassetti della Rca, finquando non ci ha rimesso le mani Franco Califano e, soprattutto, la voce Mia Martini che l’ha portato al Festival di Sanremo del 1990.

3) Piccolo uomo è stata composta da Dario Baldan Bembo, Michelangelo La Bionda e Bruno Lauzi nel 1972.  È il brano che fa conoscere Mia Martini al grande pubblico. Vince il Festivalbar e diventa un successo internazionale. Il video a colori, dove Mimì è bionda, è uno dei primi videoclip della musica leggera italiana, una vera rarità.

4) Almeno tu nell’universo viene composta dalla coppia Bruno Lauzi-Maurizio Fabrizio nel 1972, nello stesso periodo in cui viene incisa Piccolo uomo. A differenza dell’altro brano, questo non lascia intendere grandi potenzialità, rimane addirittura nel cassetto e viene depositato in Siae soltanto nel 1989 per farlo portare a Sanremo da Mia Martini, dove fa il suo grande ritorno sulle scene dopo un lungo periodo di ostracismo.

5) E non finisce mica il cielo è scritto da Ivano Fossati, che è stato il grande amore di Mia Martini: «Tentavamo di lasciarci ma senza riuscirci». Il brano, destinato in un primo tempo a Mina, viene “riciclato” per la stessa Mimì, che lo porta al Festival di Sanremo del 1982. Quell’anno vince Riccardo Fogli, al secondo posto si piazzano Al Bano e Romina. Davanti a lei perfino   Giuseppe Cionfoli, Lene Lovich ed Elisabetta Viviani. I giornalisti al Festival sono inferociti e inventano un riconoscimento ad hoc per lei e per il suo brano. Nasce spontaneamente tra gli inviati all’Ariston il premio della critica, premio che attualmente è intitolato appunto a Mia Martini.

Una stella immortale della musica italiana

6) Donna scritta da Enzo Gragnaniello nel 1989. Delicato ed emozionante omaggio all’altra metà del cielo composto dall’artista napoletano appositamente per Mimì. L’album che contiene questo brano vince il Disco d’oro.

7) Cu’ mme Mia Martini è stata anche una splendida interprete dei brani classici napoletani. In questa canzone del 1992, scritta da Enzo Gragnaniello, sfoggia le sue qualità vocali e di interprete con il cantautore napoletano Roberto Mur0lo che in quell’anno compiva ottant’anni.

8) Gli uomini non cambiano sfiora la vittoria al Festival di Sanremo del 1992 arrivando al secondo posto. Le giurie le preferiscono la canzone di Luca Barbarossa dedicata alla mamma. Testo di un paroliere storico della musica italiana, Giancarlo Bigazzi, musiche di Falagiani e Dati. Un brano immortale, come certifica la cover di Achille Lauro e Annalisa nell’ultima edizione del Festival.

Mia Martini brava anche come autrice

9) Quante volte è firmato proprio da Mia Martini. Firma l’arrangiamento Shel Shapiro dei Rokes e la canzone spopola anche nelle classifiche internazionali, guadagnando la vetta della hit parade in Germania, nel 1982. “A differenza di Mina che ha una bravura vocale e scenica – spiegò in un’intervista l’ex leader dei Rokes – Mimì ha bravura, voce, la bravura nello scrivere i testi ed è brava nello scrivere anche la musica. Sicuramente è un’artista completa”.

10) Viva l’amore di Mimmo Cavallo del 1994 è destinato a diventare il suo ultimo successo in vita. Proprio con Mimmo Cavallo farà la sua ultima tournée in giro per le piazze d’Italia, tournée che sarà interrotta per sempre, quel tragico 12 maggio 1995.

 

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