Al Pacino, il regalo speciale per i suoi 80 anni. Gli è arrivato proprio dalla “sua” Sicilia
Lo scorso 25 aprile Al Pacino ha compiuto 80 anni e dalla sua Sicilia è arrivato un regalo davvero speciale. Il mittente è stato l’insegnante Salvatore Di Bartolo, originario di San Fratello, città dei nonni paterni del divo di Hollywood. Il regalo in questione è un abito caratteristico ed assolutamente unico nel suo genere, tanto da aver attirato, nei mesi precedenti anche l’attenzione degli stilisti Dolce & Gabbana, che lo hanno scelto per un noto spot. Si tratta dell’abito indossato durante la settimana Santa da parte dei Giudei di San Fratello.
I Giudei sono gli assoluti protagonisti di una festa antichissima di probabile origine medievale che si tiene durante la Settimana Santa e di preciso nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì Santo di ogni anno, attirando l’attenzione di migliaia di appassionati e curiosi spettatori ammaliati da un insieme di riti tanto unici quanto singolari. Cosi, da circa 700 anni, la mattina del mercoledì Santo centinaia di Sanfratellani tirano fuori dagli armadi le loro giubbe, le indossano e iniziano a scorrazzare per le vie del paese.
Il Giudeo di San Fratello rappresenta il crocifissore, il flagellatore, il soldato che accompagna il Cristo al Calvario. In questa tre giorni sanfratellana fede e folklore si uniscono creando una simbiosi perfetta tra sacro e profano. Il colore sgargiante delle giubbe giallorosse e le spettacolari decorazioni che le adornano, unitamente al suono delle loro trombe, contribuisce a creare un mix acustico e visivo che lascia letteralmente esterrefatti i visitatori.
Allo stesso modo anche Al Pacino è rimasto molto colpito da tali abiti e ciò grazie al professore Di Bartolo, il quale per gli auguri di Pasqua gli ha mandato una email contenete le foto della manifestazione di cui prima. L’abito dei Giudei di San Fratello, ha impressionato Al Pacino tanto che il noto attore ha voluto conoscerne la storia e le origine di tale rito. Per tanto in occasione degli 80 anni di Al Pacino, il professore ha pensato bene di omaggiarlo inviandogli lo storico abito: «Ho pensato a tal punto che gli avrebbe fatto piacere riceverne uno e così ho approfittato della prossimità del suo 80mo compleanno per inviargliene uno. Devo dire che ha molto apprezzato, premurandosi di ringraziarmi personalmente ed è stato anche molto simpatico facendo riferimento ad un eventuale utilizzo della maschera che compone l’abito per proteggersi dal corona-virus.
«Per me è stata davvero una grande soddisfazione, prosegue Di Bartolo, aver avuto il pregio di contribuire alla scoperta delle origini di uno dei più noti attori di Hollywood. Al Pacino non è mai stato a San Fratello e conosce poco o nulla della città che diede i natali ai suoi nonni paterni: Alfio Pacino e Giuseppina Latteri, emigrati negli Usa nel 1908. Il padre Salvatore Pacino si separò dalla madre Rose Gelardi quando Al era ancora in fasce. Per tal motivo, il divo crebbe con la madre e i nonni materni, originari di Corleone, non avendo così affatto rapporti con il padre. La riconciliazione con il padre avvenne solo negli ultimi anni di vita di quest’ultimo, quando Al era già un divo di Hollywood. Alla luce di ciò il rapporto con la sua San Fratello è sempre stato controverso e meno idilliaco di quello con la cittadina di Corleone. Ciononostante il divo non ha mai nascosto le sue origini siciliane nè tantomeno la sua difficile infanzia, vissuta per strada tra risse, abusi di vario tipo e lavori saltuari e sottopagati. Al Pacino, riferisce il prof. Salvatore Di Bartolo: «È un personaggio assolutamente unico, lontano anni luce dall’idea di star hollywoodiana che ha l’opinione pubblica. È un tipo schivo e riservato, letteralmente allergico al mondo social e alla mondanità. Conduce una vita privata molto tranquilla, godendosi l’affetto dei tre figli, avuti da due diverse donne (sebbene non si sia mai sposato) e lavora ancora come un matto».