Alba Parietti: «Ho avuto il coronavirus, niente trattamenti di favore, ho fatto il test a pagamento»

6 Mag 2020 12:11 - di Mia Fenice
Alba Parietti

«Ho avuto il coronavirus, sono guarita e ora sono immune». Alba Parietti racconta di aver contratto il virus ai primi di marzo e di essersi messa in quarantena nella sua stanza per due settimane. «Gli ospedali erano al collasso e al telefono nessuno ti dava retta. Così mi sono sigillata, isolandomi dal resto della mia famiglia… Ho fatto i test per donare il plasma, con il mio sangue forse potrò salvare malati di Covid 19», prosegue.

Alba Parietti: «È cominciato tutto così…»

«È successo il 9 marzo – ha detto ospite di Cartabianca – è cominciato con un mal di gola, un po’ di raffreddore, una sensazione di spossatezza e qualche linea di febbre. Quando è salita a 37,8 ho chiamato il medico e con la semplice tachipirina la febbre è sparita. All’epoca c’era il collasso degli ospedali in Lombardia e ad una che aveva avuto due linee di febbre non davano retta nemmeno al telefono».

Sui social Alba chiarisce: «Non ho avuto nessun trattamento di favore. Non ho fatto assolutamente tamponi, né avuto visite o cure di nessun tipo. Ho preso una tachipirina, ho pianto, ho avuto paura. Mi sono messa per mia scelta in isolamento volontario in camera mia per 14 giorni. Senza uscire mai di casa. Utilizzavo mascherine e guanti ogni volta che incontravo chi viveva con me e mantenevo le distanze. Areavamo la casa in continuazione. Ho scoperto di essere stata sicuramente infettata dopo un mese e mezzo da un test sierologico fatto a pagamento in una clinica a cui tutti potevano accedere».

«Ho gli anticorpi»

Poi ha fatto i prelievi all’ospedale San Matteo di Pavia: «Sapevo già di essere immune e guarita per ulteriore certezza, mi è stato fatto il test necessario per poter donare il plasma per poter salvare vite umane. Ho gli anticorpi igg neutralizzanti altissimi (150) quindi dopo posso farlo, naturalmente dopo essere stata sottoposta a tampone (risultato negativo). Mi sembra una cosa bellissima. Potrò forse con il mio sangue salvare dei malati di Codiv 19».

 

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