App Immuni, il 5 giugno parte in tre regioni. L’annuncio di Sileri: «Ci siamo». Ed è polemica
La data c’è. Ed è il 5 giugno, quando l’app Immuni dovrebbe essere scaricabile sui telefonini in tre regioni (Abruzzo, Liguria e Puglia). La sperimentazione durerà una settimana. Subito dopo sarà estesa a tutt’Italia. Questo, tra un mare di polemiche.
App Immuni, Sileri: «Sarà disponibile tra 10-15 giorni»
La app Immuni «sarà disponibile tra 10-15 giorni, per i primi di giugno». Lo ha detto Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. «L’app Immuni rientra in una riorganizzazione della medicina territoriale e della medicina preventiva. È un tracing importantissimo e quando sarà attivo darà ulteriori informazioni su tracciamento e diffusione della malattia», ha spiegato Sileri.
Valanga di critiche, in tanti sono perplessi
Montano le polemiche. «Non scaricherò l’app Immuni e non lo farò mai», ha dichiarato alcuni giorni fa Giorgia Meloni in un’intervista rilasciata a La Repubblica. «È stata una follia far gestire uno strumento così sensibile sui piani dei dati e della sicurezza di milioni di italiani a una società privata invece che allo Stato».
«Senza garanzie non la uso»
«L’app da sola non serve a niente», ha detto Beppe Sala. «Servono i tracciatori, cioè migliaia di persone che prendono ciò che la app segnala, la decifrano e da ciò permettono di intervenire. All’estero ne stanno assumendo a migliaia, da noi non se ne parla. Come si parla ancora poco di test e tamponi. E io insisterò fino alla noia», ha sottolineato.
«Se non ho precise garanzie su chi vede i miei dati e chi li tratta, non la uso», ha detto a sua volta Matteo Salvini. «Nessuno vuole essere schedato».