Che c’entra la storia dell’Europa con uno come Luca Casarini… (video)
Diciamo che non era questo il nostro sogno europeo. In una pagina di storia che si celebra 70 anni dopo la dichiarazione con cui il ministro francese Robert Schuman diede il via alla costruzione della prima alleanza europea, francamente non meritavamo l’affronto.
Ecco, se l’Europa avesse rispettato l’Italia, oggi non siederebbe al vertice del Parlamento il rappresentante del partito sconfitto alle elezioni del 2019, David Sassoli. E magari ci saremmo risparmiati la vergogna dell’esibizione di Luca Casarini alla celebrazione di un pezzo di storia. Dopo Carola Rackete. Il Parlamento europeo come un centro sociale di lusso. E ti viene da chiederti che c’entra la nostra storia millenaria con questa gente.
L’esibizione di Luca Casarini
Grazie a Nicola Procaccini, eurodeputato di Fratelli d’Italia, di aver dato voce alla nostra indignazione con il video che vi proponiamo qui sotto. È davvero insopportabile assistere allo spettacolo del microfono offerto a chi ogni giorno traina carrettate di clandestini verso l’Italia con la sua Ong. Che cosa ci deve insegnare Luca Casarini?
Un violento a Palazzo. Nel cuore della democrazia europea. A che titolo Sassoli ha voluto mollare un ceffone fragoroso ai nostri connazionali? L’invito a Casarini è stato un atto che fa a pugni con la convivenza. Noi non sappiamo quante condanne ha collezionato nella sua vita questo estremista, ma sappiamo con certezza chi l’Italia, con i voti popolari, ha chiamato a rappresentarne la storia in quel consesso. Certamente non lui.
Lo ha ricordato da quelle parti proprio Procaccini, che racconta quando Casarini si faceva arrestare davanti al Parlamento oppure l’ipocrisia di chiamare davanti ad un corteo i clandestini, apostrofandoli non proprio fraternamente.
La denuncia di Procaccini (Fdi)
Proprio il parlamentare di Fdi ha bollato giustamente un evento che avrebbe dovuto essere celebrato con solennità, come una “simpatica rimpatriata di collettivi marxisti, anziani hippy, fieri sostenitori della decrescita economica felice e dell’immigrazione selvaggia”. Magari il prossimo ospite potrebbe essere Cesare Battisti, se gli offrirà clemenza quel ministro Bonafede tanto premuroso con i peggiori delinquenti che stanno nelle patrie galere.
Sassoli lo deve spiegare – almeno agli italiani – l’invito a Casarini per il 70mo anniversario dell’Europa. Si è chiesto, il presidente del Parlamento Europeo, da che parte si sarebbe schierato quel signore quando il sangue veniva versato sulle strade di Praga come di Berlino?
Il sogno europeo non nasce sulle imbarcazioni di George Soros e delle Ong. Ma da una comune volontà di costruire la Patria delle cattedrali da Lisbona a San Pietroburgo, nel nome della libertà. Tutto questo è l’opposto di quello in cui dice di credere gente come Luca Casarini. La sua presenza alle celebrazioni del 9 maggio suona come un oltraggio ai patrioti che hanno dato la vita per l’Europa unita.
E il fatto che oggi il Continente si ritrovi più attorno ad una moneta che agli ideali che ne ispirarono la volontà dei fondatori non autorizza nemmeno Sassoli a mortificare le intenzioni di allora. Tanto più che tra quei fondatori c’era proprio l’Italia. E lui, il presidente dell’assemblea, ci ha rovinato la festa con un estremismo infantile. Non c’era proprio bisogno di chi sbevazzava all’osteria dello sbirro morto fondata nel centro sociale Rivolta…
9 maggio – Festa del Centro Sociale Europeo.
9 maggio 2020 – Si celebra la Festa d’Europa, 70esimo anniversario della Dichiarazione Schuman. E e il Parlamento Europeo si trasforma in un centro sociale occupato. Ospite d’onore il pluripregiudicato Luca Casarini.
Pubblicato da Nicola Procaccini su Sabato 9 maggio 2020
E’ evidente che nemmeno covid19 riesce a fermare il mucchio selvaggio. C’era una volta l’internazionale comunista, che aveva soprattutto lo scopo di propinare menzogne e falsare la Storia. Oggi il testimone è passato ai nuovi social nihilisti, sponsorizzati da rinomate Agenzie Internazionali, gruppi di potere sinistro, l’ EU e i badogliani dei piani alti. Ovviamente i problemi prioritari non sono quelli conseguenti alla pandemia, bensì proseguire incessantemente nella disinformazione attiva e nella distruzione delle strutture nemiche che non si allineano al pensiero unico. Per fare ciò occorre che ogni sede occupata da costoro divenga una cassa di risonanza per i loro terrorismo mediatico, negando qualsiasi spazio alla destra. Pertanto, alla luce della protervia e della prepotenza descritte nell’ articolo non trovo di meglio che riportare ciò che pensava nell’allora Unione Sovietica, Aleksandr Isaevič Solženicyn, l’ autore di Arcipelago Gulag “Fino al 1961 non solo ero convinto che non avrei mai dovuto vedere una sola mia linea stampata nella mia vita, ma, anche, a stento osai permettere ad alcune delle mie più vicine conoscenze di leggere quello che scrissi perché temevo che si venisse a sapere”.
E con ciò penso che sia ben chiaro verso quale deriva il compagni e i diversamente compagni stiano portando il Paese.
Sono stato e lo sono ancora un europeista convinto ma realtà odierna e ben diversa dagli ideali con cui fu pensata.
Questa è una ulteriore porcata.
Ennesimo schiaffo all’Italia , ma badate bene non dalla Merkel o da Macron né dall’olandese di turno, ma da un suo connazionale…….CHE SCHIFOOOOO!!!!! W LA VERA ITALIA!??????
C’è da augurarsi che questo tipo di Europa, legata alla moneta e alla simpatia verso personaggi come Casarini e Carola Rackete, abbia vita breve!!!!!!
Fuori da questa Europa
ma non dite scmenze! Questa, e questa soltanto, l’Europa che i vostri osannati “padri fondatori” volevano: un postribolo di gentaglia raccogliticcia e senza radici, da usare e sfruttare a proprio piacimento. Invece di ciarlare soltanto, con le natiche comodamente posate sugli scranni di inutili chiacchieratoi denominti parlamenti, chiamate la gente a raccolta e portatela in strada con stipendio, vero? Cialtroni!
Grazie all’On. Procaccini, ho visto il video incriminato e la faccia del Casaroli mi ha fatto venire il morbillo – beninteso in senso metaforico: fisicamente lo ebbi ottant’anni fa, alla tenera età di cinque anni. Davvero un incubo!
Mi chiedo cosa si aspetta a rovesciare tutto questo assembramento. O forse non sarà il caso di metterli tutti insieme e di mandarli in Cina perché ci stiano vita natural durante fino a che morte intervenga… per buttarli tutti in qualche fornace?