Chiara Colosimo sfida Zingaretti: «Sulle mascherine fantasma attendo ancora una risposta…»
L’ha pure definito un appello a uscire dal grigiore della politica?
«È vero e l’assicuro che il mio appello è rivolto sia a destra che a sinistra. Vede, è passato più di un mese dalla mia interrogazione al presidente Zingaretti sulla vicenda mascherine. E lui non si è mai degnato di rispondere a tutte le mie domande. Ha ripetuto sempre i mantra che conosciamo bene. Prima dicendo che erano fake news, ora, quando si è accorto che non gli credeva più neanche il commissario Montalbano, ha incominciato a dire che la Regione è parte lesa. Io, invece, e torno alla sua domanda, pretendo una risposta politica. Perché la responsabilità è politica non della regione intesa come istituzione. Mi dispiace per il presidente Zingaretti ma io non sto zitta, ho parlato per prima e smetterò di parlare per ultima, cerco solo le risposte che non ho avuto. Quelle che dovrebbe dare anche ai suoi stessi colleghi di partito che non se ne capacitano. Come si può non indignarsi e fuggire davanti allo scandalo che ha visto protagonista la regione che presiede? Come si può cercare di bollare come bufale milioni di euro usciti senza tornare e senza portare una sola mascherina FFP2 ed FFP3 nella sede della protezione civile regionale? Come si può giustificare l’ombra nera di un imputato in un processo di camorra a garanzia di una polizza palesemente falsa?».
Come si può immaginare che tanta arroganza e tracotanza non abbia effetti disastrosi?
Giovedì prossimo sembra che Zingaretti abbia deciso di venire finalmente in aula?