Fase 2, chi sono i congiunti? Ecco i chiarimenti punto per punto di Palazzo Chigi
Sulla Fase 2 arrivano i chiarimenti di Palazzo Chigi. Chi sono i “congiunti” che da lunedì si potranno incontrare all’interno della propria Regione? Dopo giorni di confusione, Palazzo Chigi prova a fare chiarezza. «Parenti, affini, partner nelle unioni civili e chi è legato da stabile legame affettivo». Si fugano così i dubbi sul decreto già pubblicato in Gazzetta ufficiale e che entra in vigore alla mezzanotte del 3 maggio. Nel dettaglio: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili. Nonché le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo. I parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro). Gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).
Fase 2, ecco le risposte alle domande più frequenti
Ecco le risposte alle domande più frequenti sulla Fase 2. Si va dalle visite ai parenti ai trasferimenti di regione in regione. Con limitazioni annesse.
Posso spostarmi per fare visita a qualcuno?
Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti. Che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi. Poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento. Il distanziamento interpersonale di almeno un metro. L’obbligo di usare le mascherine per la protezione delle vie respiratorie.
Si può uscire per fare una passeggiata?
Si può uscire dal proprio domicilio solo per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità ( (il decreto include in tale ipotesi quella di visita ai congiunti), o per svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. Pertanto, le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da uno dei motivi appena indicati. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. Inoltre, è giustificata ogni uscita dal domicilio per l’attività sportiva o motoria all’aperto. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.
Fase 2, ci sono limitazioni per chi ha sintomi e febbre?
I soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C) devono rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante.
Fase 2, si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?
Sì, ma solo per acquistare prodotti rientranti nelle categorie di generi di cui è ammessa la vendita, espressamente previste dal Dpcm 26 aprile 2020, la cui lista è disponibile a questo link (allegato 1 e allegato 2).
Chi si trova fuori dal proprio domicilio o residenza potrà rientrarvi?
Sì. Il decreto prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse.
È possibile spostarsi nuovamente al di fuori della Regione raggiunta?
Il Dpcm del 26 aprile 2020 consente lo spostamento fra Regioni diverse esclusivamente nei casi in cui ricorrano: comprovate esigenze lavorative o assoluta urgenza o motivi di salute. Pertanto, una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione (come consentito a partire dal 4 maggio 2020), non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento più sopra indicati.
Ho un figlio minorenne, posso accompagnarlo in un parco…?
Sì. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che, ai sensi del nuovo Dpcm, restano chiuse. Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto.
È consentito fare attività motoria o sportiva?
L’attività sportiva e motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. A partire dal 4 maggio l’attività sportiva e motoria all’aperto sarà consentita non più solo in prossimità della propria abitazione. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti.
È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.
Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva di cui sopra, è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione.
Posso utilizzare la bicicletta?
L’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che proseguono l’attività di vendita. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto. In ogni circostanza deve comunque essere osservata la prescritta distanza di sicurezza interpersonale.
Fase 2, posso andare al cimitero
Sì, è consentito spostarsi nell’ambito della propria regione per far visita nei cimiteri ai defunti, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento.
Come per i parchi, anche nei cimiteri deve sempre essere rispettato il divieto di assembramento e, ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il Sindaco può disporne la temporanea chiusura.
Per le regole relative alle cerimonie funebri, anche all’interno dei cimiteri, si veda l’apposita faq.
Quali sono le regole per gli spostamenti da e per l’estero?
Per le informazioni relative agli spostamenti da e per l’estero, si consiglia di consultare il sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale.
Vendita Bevande e cibo da asporto
Le attività di somministrazione di alimenti e bevande sono sospese. Fatta tuttavia eccezione per gli esercizi che effettuano la consegna a domicilio o il servizio da asporto. La stessa regola vale per gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. Posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade. Che possono parimenti vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali. Il servizio di consegna a domicilio deve comunque svolgersi nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari. Sia per il confezionamento che per il trasporto, evitando che al momento della consegna ci siano contatti personali a distanza inferiore a un metro. Lo stesso dicasi per la vendita da asporto dei prodotti alimentari (per es. coni gelato, cappuccini e tranci di pizza, etc.). Non potranno essere consumati nell’esercizio né in prossimità dello stesso, per evitare assembramenti. Per tali ragioni, e per fare rispettare la distanza interpersonale di un metro, è possibile per i rivenditori dotarsi di un bancone per la consegna della merce all’ingresso dell’esercizio. O altrimenti contingentare l’accesso nell’esercizio al fine di far rispettare la predetta distanza interpersonale di sicurezza. È inoltre consentito il cosiddetto “drive in” o “drive trough” per l’asporto utilizzando l’auto privata.
Mi sembra molto poco chiaro:
1)Non siamo ai tempi della STASI in Germania e non puoi verificare certo facilmente chi sono gli affetti stabili e chi no, spiando le persone.
Vi immaginate cosa succederebbe se dovesse essere fatto per ogni persona che viene controllato?
Non ci credo che le persone rispetteranno questa regola. C’è gente che cambia fidanzata ogni settimana oppure fa incontri tramite Chat, in una società fortemente basata sul libertinismo. Mi sembra una presa in giro. Gli unici gradi che si possono controllare legalmente, in poco tempo, sono quelli di parentela, moglie marito etc.
2)Un single o chi non ha parenti nella regione, dovrebbe avere gli stessi diritti degli altri. Visto che la quarantena la abbiamo subita tutti. Mi sembra molto asimmetrico in questo senso, come tipo di libertà.
3)Per evitare gli assembramenti non hai le telecamere dentro le case(ovviamente), affidarsi solo al “buon senso” della gente.. mi sembra un pochino “aleatorio”.
è solo il mio parere.
Sfruttano il virus per imporre lo stato di polizia. Vanno contestati in ogni sede. Vanno cacciati a calci.