Floyd non è morto né per asfissia né per strangolamento. Ma la famiglia non si fida. E chiede nuovi esami
George Floyd non è morto né per asfissia né per strangolamento.
E’ quanto emerso dai risultati preliminari dell’autopsia condotta sul corpo dell’uomo. Che soffriva di ipertensione arteriosa e problemi coronarici.
Secondo quanto si legge nel referto, “gli effetti combinati dell’essere bloccato dalla polizia, le sue preesistenti condizioni di salute e potenziali sostanze tossiche hanno contribuito alla sua morte”.
Ma la famiglia di George Floyd non intende accettare queste conclusioni. E chiede un’autopsia indipendente.
I familiari di Floyd contestano l’esito dell’autopsia condotta sull’uomo. Autopsia che, come detto, esclude la morte per asfissia o strangolamento.
E chiede che venga condotto un secondo esame, indipendente.
La famiglia dell’afroamericano morto lunedì sera dopo che un agente di polizia gli ha tenuto il ginocchio sulla gola per nove minuti, il tutto ripreso in un video, si è rivolta al medico legale Michael Baden perché conduca una seconda autopsia.
“La famiglia non si fida di nulla che arriva dal Dipartimento di polizia di Minneapolis – ha detto il legale Ben Crump. – La verità l’abbiamo già vista”.
Nel corso dell’arresto, lunedì sera, un agente gli aveva tenuto un ginocchio sul collo per nove, lunghissimi, minuti.
Una scena straziante è terribile. In quei nove minuti Floyd aveva più volte ripetuto di “non riuscire a respirare”. Fino a poco prima di morire.
Nel frattempo non si placano le proteste per la morte di Floyd che stanno infiammando gli Usa.
E un agente, preposto alla sicurezza degli edifici federali, è rimasto ucciso da colpi esplosi durante le proteste la notte scorsa ad Oakland.
Lo ha reso noto la polizia della città californiana. Un secondo agente dei Federal Protective Service è rimasto ferito, secondo quanto riporta la Cnn.
I due agenti erano di servizio di fronte all’edificio federale nel centro di Oakland quando “sono stati colpiti da colpi di arma da fuoco. Purtroppo uno di loro è morto a causa della ferite riportate”, ha dichiarato la polizia locale.
Almeno 7500 persone hanno partecipato alle proteste la notte scorsa, durante le quali, rende noto ancora la polizia, ci sono stati atti di vandalismo, furti in negozi, incendi ed aggressioni ai poliziotti. Una situazione esplosiva. Che ha portato anche a diversi arresti.
Il problema razziale è insolubile. A meno di non accettare passivamente che una parte della popolazione (13% circa) viva secondo i suoi costumi tribali – giustamente – e gli altri li mantengano.