Fontana: la Lombardia chiederà i danni alla Cina per 20 miliardi. E basta sciacallaggio contro di noi

3 Mag 2020 18:45 - di Redazione

Alla vigilia della fase 2 il governatore della Lombardia Attilio Fontana annuncia che la regione chiederà alla Cina un risarcimento danni da 20 miliardi. La notizia arriva contemporaneamente alle accuse lanciate nuovamente da Mike Pompeo sulle responsabilità cinesi nella diffusione del virus.

Le accuse di Pompeo alla Cina

“Ci sono enormi indizi del fatto che è lì che è iniziato”. Così il segretario di stato americano ha risposto ad una domanda sulla presunta origine all’interno del laboratorio di Wuhan del virus che ha causato la pandemia mondiale. “Abbiamo detto fin dall’inizio che questo virus ha avuto origine a Wuhan, in Cina”, ha dichiarato intervenendo su AbcNews. “Ricordate che la Cina ha una storia di infezioni propagate nel mondo e ha una storia di laboratori al di sotto degli standard. Questa non è la prima volta che abbiamo avuto il mondo esposto a virus come risultato di errori in un laboratorio cinese”.

Quanto alla possibilità che sia stato diffuso intenzionalmente, Pompeo afferma di non avere “nulla da dire su questo”. “Credo che vi sia ancora molto da sapere. Ma posso dire questo: abbiamo fatto del nostro meglio per cercare di rispondere a queste domande. Abbiamo cercato di inviare un team, l’Oms ha cercato di inviare un team. Ma nessuno è stato autorizzato ad entrare in quel laboratorio o in altri, ce ne sono molti in Cina. Il rischio rimane”. “Non posso rispondere alla sua domanda. Perché il partito comunista cinese si è rifiutato di collaborare con gli esperti mondiali”.

Fontana: basta sciacallaggio contro di noi

Tornando alla Lombardia, Fontana ha esortato il governo a porre fine agli screzi e più in generale a far terminare lo sciacallaggio verso la regione. ”Il governo deve destinare più attenzioni e risorse certe alla Lombardia, se vuole davvero rilanciare l’economia del paese  la maggioranza deve smetterla di fare guerra alla Regione solo perché di colore politico diverso”.

Fontana si è detto poi amareggiato per gli attacchi delle opposizioni che definisce ”sciacallaggio” e invita l’esecutivo a dialogare maggiormente per ”risolvere i problemi” di una ripartenza che come studiata ”rischia di creare situazioni fuori controllo e contenziosi a non finire”.

E’ quindi ”sciacallaggio politico chiedere la mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Giulio Gallera”, così come appare incomprensibile non aver ascoltato meglio le proposte sulla ripartenza. ”Una delle tante questioni che mi sono permesso di sottoporre al governo in previsione del 4 maggio – ha detto Fontana- è stata quella della possibilità di riaprire i centri estivi, gli oratori, così come avevo proposto al governo di consentire a uno dei genitori di stare a casa per accudire i figli, sono tutte cose che credo debbano essere prese in considerazione. C’e’ anche la disponibilità di Anci e di tutti i comuni nel fare un ragionamento in questa direzione e credo che ci siano due settimane durante le quali sicuramente si dovrà arrivare a una risposta”.

I lombardi hanno mostrato grande dignità

Per il resto la Regione non lascerà nulla di intentato per sostenere gli abitanti. Compresa la volontà di avanzare una richiesta danni di 20 miliardi alla Cina. ”una richiesta avanzata dal consiglio regionale; credo valga la pena di fare un approfondimento per cercare di capire se vi sono delle mancanze da parte della Cina o no”. Quanti ai giorni più bui ”mai temuto di non farcela, ma sono stati giorni angoscianti. Vedere i letti di rianimazione che drammaticamente si riducevano nonostante i miracoli quotidiani per rimpolparli . E ai lombardi do un voto ottimo, hanno saputo dimostrare grande dignità nel momento delle sofferenze, con un grande rispetto di regole difficili da rispettare in un momento in cui si sono posti limiti alla libertà e credo di poter dire che lo dimostreranno con grande determinazione anche nella ripartenza”.

 

 

Commenti

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  • federico 4 Maggio 2020

    La Regione Lombardia dovrebbe in primo luogo far causa alle proprie autorità sanitarie e a quelle nazionali che non hanno approvvigionato per tempo mascherine né preparato neanche i piani operativi per l’epidemia, con ciò provocando un disastro economico e la strage.