“Grazie Covid”: la disperazione del pizzaiolo che prende a picconate il locale è virale sul web (video)
Disperazione nel cuore e piccone nel pugno. Una mazzata dopo l’altra e il locale viene sbriciolato. Sui social si diffonde il video che documenta la demolizione attuata da un pizzaiolo sardo, che distrugge il suo locale nel Sassarese. Una picconata. E poi un’altra ancora e la pizzeria va in pezzi. Sbriciolando bancone e sogni. Il post, “Grazie al Covid 19”, naturalmente allude alle conseguenze della crisi. Scorrendo la pagina del protagonista del video, vittima di chiusure e crisi, spuntano poi anche altri post che descrivono una situazione di smobilitazione totale. di resa all’epidemia che ha contagiato famiglie, commercianti e imprenditori. E piatti in frantumi. Sedie in vendita. Conti da pagare strappati sono il segno di un Paese che va in pezzi. O in vendita al migliore offerente…
“Grazie Covid”: la disperazione del pizzaiolo in un video divenuto virale
C’è tanta rabbia in quel drammatico “ringraziamento” al virus. In quelle picconate tutta la disperazione di un lavoratore come tanti costretto ad arrendersi. A cedere alla crisi e alla mancanza di risorse a cui attingere. Compensi inadeguati, promessi dal governo e arrivati (se arrivati) in ritardo. la stessa rabbia e la stessa disperazioni di tanti ristoratori fermati dalla pandemia e ora chiamati a riaprire senza averne la forza e le possibilità. Il coronavirus li ha messi all’angolo. e la viralità con cui il video rimbalza sui social è solo l’ulteriore prova di un dramma fin troppo condiviso. Ora, i provvedimenti che invitano alla cautela e alla prevenzione contro i rischi di nuovi contagi, richiesti per il ritorno in sala, rischiano di infliggere la mazzata finale. Anzi, l’ultima picconata…
Come hanno vietato la pubblicazione di suicidi di persone che non riescono a sopravvivere in contesto sociale costi, cosi chiederanno alla indipendente stampa italica di evitarne la diffusione.
I Pidioti gradiscono martellare l’opinione pubblica di immigrazione e caso Romano .