Guccini incitò all’odio contro la Meloni. E ora fa l’offeso: “Mi insultano…”

8 Mag 2020 12:23 - di Marta Lima

Ora fa l’offeso, solo un paio di settimane fa istigava all’odio contro i leader del centrodestra. Quello show sui social di Francesco Guccini, triste e rancoroso, era arrivato non casualmente, il 25 aprile. Con frasi davvero gravi, in quella canzoncina riadattata dal cantante per istigare all’odio, del tipo “partigiani, portateli via…”, riferito a Meloni e Salvini, “Dove ci devono portare? In piazza per metterci a testa in giù?”, aveva replicato la Meloni.

Oggi è arrivata la replica, offesa, di Francesco Guccini, che si lamenta del trattamento ricevuto dai fans della Meloni: “Quanto odio contro di me dai fan della Meloni: si vede che hanno la coda di paglia…”, è il titolo dell’intervista rilasciata  a Mezzora con Corriere, in cui il cantautore racconta la sua quarantena e torna sulla polemica del 25 aprile dopo la sua rilettura ironica del brano “Bella ciao”.

Sulla canzoncina da “hater”, Guccini spiega. “Il mio intento era ironico, nessuna piazzale Loreto… Quello che mi ha colpito è l’odio violentissimo che si è riversato contro di me, dopo: una torma di rozzi e ignoranti ha iniziato a insultarmi su Facebook, come mi hanno riferito visto che io non ce l’ho”. Poi il cantautore fa anche la morale, agli altri, a quelli di destra. “La mia sensazione è che tutti costoro, Meloni, la destra e i suoi fan, abbiano un po’ la coda di paglia, siano molti tesi, sempre sul chi vive, pronti a dare addosso agli altri”.

La colpa, dunque, è dei rozzi elettori di centrodestra, come al solito. Su di loro anche Guccini può passare a carrarmato, anzi, come una locomotiva…

Commenti

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  • pietro 10 Maggio 2020

    “Carissimo” Guccini , complimenti , ti sei conquistato prepotentemente un posto nella classifica tra quelli con la faccia come il cu.. –

  • filippo 8 Maggio 2020

    Tipico della sinistra, prima aggrediscono e sbraitano e quando qualcuno gli risponde come meritano battono in ritirata e fanno le vittime e gli offesi.