Il cantautore Skoll ci racconta italiani straordinari in concerto su web (video)
Il cantautore identitario Skoll ieri sera si è esibito in un concerto dal vivo, Storie d’Italia. Da casa sua, ovviamente, a Milano. Un concerto molto breve, solo sette canzoni, ma molto intenso. “L’idea mi è venuta perché moltissime persone mi hanno chiesto di fare un concerto sul web, e così ho deciso di accontentare un po’ tutti”, ci dice il cantautore milanese. “Tra l’altro il 29 aprile insieme con altri gruppi avevamo fatto il tradizionale concerto per Sergio Ramelli, e così ieri ho inserito alcune canzoni nella mia diretta”.
Skoll ricorda Sergio Ramelli e la madre
Sì, Skoll ha cantato due brani storici su quella tragica vicenda, Più caro agli dèi e Anita, dedicato quest’ultimo alla mamma di Sergio Ramelli, che Skoll ha conosciuto personalmente. E’ una canzone che, chi conosce la vicenda, ascoltandola non può non commuoversi. “Grazie a Guido Giraudo – racconta Skoll – ho avuto il privilegio e l’emozione di conoscere mamma Ramelli, un pomeriggio a casa sua. Proprio in quella casa sotto la quale si è consumato il massacro. Lei mi ha parlato di Sergio, ma riusciva a raccontare Sergio solo da bambino, da piccolo. Come quando mi indicò il balcone dove lui una volta si stava arrampicando e dove lei corse a salvarlo. E’ un’emozione che non scorderò mai più”.
“Racconto le storie di persone straordinarie”
E quando mamma Ramelli, alla vigilia del Natale del 2013, raggiunse il suo Sergio, Skoll, quel giorno stesso scrisse la canzone Anita, per me tra le sue più belle. “La cantai – ci dice – nell’anniversario successivo, in aprile, e ricordo che fu accolta molto bene”. A parte la valenza politica e comunitaria, la canzone è davvero molto bella e sentita. L’altra sera Skoll ha cantato oltre a Più caro agli dèi, anche Campi Elisi, brano anche questo molto commovente, in cui si racconta che dopo la morte “chi ha creduto” si riunirà con i suoi fratelli. Poi altre canzoni del suo ormai vastissimo repertorio.
L’esempio e le idee
D’Annunzio, dall’omonimo albun su D’Annunzio e la Grande Guerra, Zero geografico assoluto, dedicato al veronese Ettore Arduino, componente la spedizione del dirigibile Italia, che con la sua abnegazione salvò molti suoi compagni, poi la sua famosissima Italia, e infine K2, sul tricolore italiano che sventola sul tetto del mondo, incurante della bufera. Zero geografico assoluto è inserito nell’ultimo disco di Skoll, NeoGeo, che tra ricordi di uomini straordinari e denuncia della modernità offre grandi spunti di riflessione.