«Il capo del Dap prende 320mila euro di stipendio annuo. E non solo…»: la denuncia del Sappe
«Ebbene sì, il Capo del Dap percepisce uno stipendio di 320mila euro annui, pensionabili, a vita. Prima dell’introduzione del “tetto” ai compensi dei dirigenti pubblici, prendeva 561mila euro all’anno». A dirlo all’AdnKronos è Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. «È evidente, dunque, che si tratta di una poltrona ambita. Anche perché, fra l’altro, non c’è scritto da nessuna parte che occorre mantenere la carica per un minimo di tempo per poter avere diritto al vitalizio di 320mila euro. E senza dimenticare tutti gli altri benefit, auto, scorta, potere, eccetera eccetera».
Il Sappe: «Il capo del Dap dev’essere un manager capace»
Da «anni auspichiamo che per la figura di Capo del Dap venga individuato non necessariamente un magistrato», evidenzia Capece. «La norma prevede il magistrato, ma le norme si possono cambiare. Ciò che serve è un manager capace, perché il magistrato che arriva al vertice del Dap molte volte si porta dietro la sua forma mentis di pm. Però noi abbiamo bisogno di manager in grado di amministrare uomini, mezzi e beni dell’amministrazione penitenziaria. Oggi noi non abbiamo un capo Dipartimento che pensa a un progetto a lungo termine, alla politica da adottare. Ma gestisce la giornata, e di questo ne paghiamo tutti le conseguenze».
Se al capo del Dap venisse dato un compenso minore…
Una soluzione di questo tipo sarebbe più semplice da adottare se il compenso di capo del Dap fosse inferiore, spiega Capece. «Sicuramente le ambizioni di andare ad occupare quel ruolo sarebbero di meno, anche perché un magistrato prenderebbe di più restando a fare il suo mestiere».