Il Margutta – Roma
9 Mag 2020 0:01 - di Redazione
Via Margutta, 118 – 00187 Roma
Tel. 06/32650577
Sito Internet: www.ilmargutta.bio
Prezzi: brunch fine settimana 25€, green brunch giorni feriali (una zuppa, un piatto al buffet, dolce o macedonia) 15€
Giorno di chiusura: mai
OFFERTA
Situato nella fascinosa Via Margutta, la via dei pittori, questo storico locale di cucina vegetariana, attivo ormai da 40 anni, continua ad attrarre numerosi clienti, anche se, a nostro avviso, è venuto a mancare lo slancio di una volta, nell’atmosfera come nella proposta culinaria, che pur assai varia, risulta qualitativamente appiattita su standard ordinari e privi di scatto. Molte le pietanze provate al buffet libero del brunch domenicale, nessuna delle quali tuttavia ha lasciato veramente il segno. Tra i piatti caldi, discrete sia la zuppa di verza, castagne e orzo perlato, sia quella di lenticchie. Non male il riso biryani alle spezie, meno convincenti invece i piatti di pasta, quali la lasagnetta e i fusilli con pomodoro e crema di pecorino. Ben eseguita la parmigiana, mentre i crostini di polenta e quelli di mozzarella e funghi si sono rivelati solamente discreti. Dimenticabili le polpettine di zucchine e curry, la frittata di patate e carciofi, la mozzarella in carrozza e la torta rustica di zucca, pecorino e patate; più interessanti il seitan con peperonata e l’hummus di ceci, con curcuma e sesamo. Pesanti e stucchevoli i dolci: tortino di carote, caprese, crostate varie.
Situato nella fascinosa Via Margutta, la via dei pittori, questo storico locale di cucina vegetariana, attivo ormai da 40 anni, continua ad attrarre numerosi clienti, anche se, a nostro avviso, è venuto a mancare lo slancio di una volta, nell’atmosfera come nella proposta culinaria, che pur assai varia, risulta qualitativamente appiattita su standard ordinari e privi di scatto. Molte le pietanze provate al buffet libero del brunch domenicale, nessuna delle quali tuttavia ha lasciato veramente il segno. Tra i piatti caldi, discrete sia la zuppa di verza, castagne e orzo perlato, sia quella di lenticchie. Non male il riso biryani alle spezie, meno convincenti invece i piatti di pasta, quali la lasagnetta e i fusilli con pomodoro e crema di pecorino. Ben eseguita la parmigiana, mentre i crostini di polenta e quelli di mozzarella e funghi si sono rivelati solamente discreti. Dimenticabili le polpettine di zucchine e curry, la frittata di patate e carciofi, la mozzarella in carrozza e la torta rustica di zucca, pecorino e patate; più interessanti il seitan con peperonata e l’hummus di ceci, con curcuma e sesamo. Pesanti e stucchevoli i dolci: tortino di carote, caprese, crostate varie.
AMBIENTE
Forse il principale punto di forza del locale, con spazi ariosi e piacevoli opere di artisti contemporanei alle pareti.
SERVIZIO
Cortese ed efficiente.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net