Inofficina – Roma
11 Mag 2020 0:01 - di Redazione
Inofficina
Via Mesula, 12 – 00158 Roma
Tel. 06/83707012
Sito Internet:
Prezzi: hamburger 12/19€, sfizi 3/7€, primi 12/14€, secondi 12/29€, spina da 0,3cl 5€
Giorno di chiusura: Lunedì. A pranzo
OFFERTA
Ubicato in una strada tranquilla del quartiere di Pietralata, di fronte al Tennis Club Lanciani, questo locale negli anni convince sempre di più. Se l’offerta brassicola, infatti, era già di livello con 10-12 opzioni artigianali a coprire i diversi stili sempre disponibili alla spina (e con buona rotazione), negli ultimi tempi abbiamo riscontrato una maggior cura sul fronte food, con una proposta sfiziosa che prevede hamburger, ma anche primi e secondi piatti, oltre a qualche cosa di veloce per chi vuole essenzialmente bere, come ad esempio le dimenticabili chips di patate, decisamente non all’altezza del resto delle altre preparazioni. In apertura abbiamo gradito sia il supplì classico alla romana che il tris che prevedeva cacio e pepe, carbonara e amatriciana, tutti molto equilibrati e ben fritti, con l’unica pecca, ovviamente condivisa, di un cereale un filo troppo cotto. Bypassando in questa occasione i tanti hamburger disponibili fra cui quello vegano e l’ultimo inserito con carne di bisonte, abbiamo optato per un gustoso pollo ruspante cotto a bassa temperatura con peperoni spadellati e senape al miele e per un’abbonante porzione di stinco di maiale iberico brasato alla birra, una belgian strong ale.
Ubicato in una strada tranquilla del quartiere di Pietralata, di fronte al Tennis Club Lanciani, questo locale negli anni convince sempre di più. Se l’offerta brassicola, infatti, era già di livello con 10-12 opzioni artigianali a coprire i diversi stili sempre disponibili alla spina (e con buona rotazione), negli ultimi tempi abbiamo riscontrato una maggior cura sul fronte food, con una proposta sfiziosa che prevede hamburger, ma anche primi e secondi piatti, oltre a qualche cosa di veloce per chi vuole essenzialmente bere, come ad esempio le dimenticabili chips di patate, decisamente non all’altezza del resto delle altre preparazioni. In apertura abbiamo gradito sia il supplì classico alla romana che il tris che prevedeva cacio e pepe, carbonara e amatriciana, tutti molto equilibrati e ben fritti, con l’unica pecca, ovviamente condivisa, di un cereale un filo troppo cotto. Bypassando in questa occasione i tanti hamburger disponibili fra cui quello vegano e l’ultimo inserito con carne di bisonte, abbiamo optato per un gustoso pollo ruspante cotto a bassa temperatura con peperoni spadellati e senape al miele e per un’abbonante porzione di stinco di maiale iberico brasato alla birra, una belgian strong ale.
AMBIENTE
Molto particolare, ricavato in un capannone prima sede di un’officina ora confinata in quello adiacente, con le cafè racer visibili dalle vetrate di separazione. In fondo si trova il lungo bancone che ospita l’ampia offerta di birre raccontate su una lavagna, mentre i tavoli sono disposti nell’ampio spazio antistante con alcune sedute più comode come le poltrone vintage per chi desidera solamente bere. Molto caratteristico il dehor, illuminato da lampadine appese a fili passanti.
SERVIZIO
Simpatico e preciso.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net