
La comunità Lgbt a Conte: «Sei ridicolo, da te solo offese, vuoi normare gli affetti»
“La prima reazione è stata di mettermi a ridere. Poi però mi ha offeso questa cosa, perché davanti a un comportamento responsabile dei cittadini italiani in questa situazione non si possono mettere certe regole. Questa ultima norma è ridicola di fronte ai cambiamenti della società. Non è possibile normare gli affetti, è una cosa ridicola”. Così Imma Battaglia, attivista Lgbt, ai microfoni della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus in merito alle polemiche sui congiunti.
“Il modello 5 stelle non fa capire nulla: ora tutti lo conoscono”
Anche la comunità Lgbt è sul piede di guerra. “A Roma noi eravamo abituati a questo modello pentastellato in cui non si capisce niente, adesso lo stanno sperimentando tutti gli italiani. Siamo stanchi di non vedere rispettata la vita. Non è solo la comunità omosessuale a ribellarsi a questa norma, penso che riguardi tutti. Facevano prima a dire: signori, ci stiamo piano piano liberando dal virus, state attenti”.
La questione “congiunti” sta costando cara al premier e ai suoi. Quella della comunità Lgbt è solo l’ultima di una serie di incongruenze che sta facendo cadere il governo nel ridicolo. Ma non solo. Imma Battaglia commenta anche altri provvedimenti. “E’ la stessa storia dei ristoranti. Ma Colao o i grandi manager hanno mai amministrato i soldi propri? No, hanno amministrato grandi aziende ma i sogni non erano i loro. Gli imprenditori hanno sempre rischiato i propri denari per la propria attività e sono loro quelli che bisognavainterpellare su come riaprire i ristoranti e le attività”.
Imma Battaglia aggiunge infine un giudizio sulla gestione dell’emergenza. Un plauso al governatore del Veneto: “Ho ammirato veramente Zaia per come ha gestito la situazione in Veneto”.