La Grecia non è l’Italia: per campi profughi e migranti prorogato il lockdown, niente sconti
Non vogliono correre ulteriori rischi, in Grecia. Non accade quel che è successo in Italia con gli immigrati che continuavano (e continuano) a non rispettare i divieti imposti dalla lotta al coronavirus. Le autorità hanno infatti deciso di continuare il lockdown imposto da marzo sui campi profughi e dei migranti. Una scelta fatta sempre con l’obiettivo di contenere la diffusione del Covid-19.
Grecia, lockdown prorogato fino al 21 maggio
Lo ha reso noto il ministero delle Migrazioni in una nota. «Le misure di confinamento per il coronavirus per chi vive nei campi migranti e nei centri di accoglienza in Grecia è stato prorogato fino al 21 maggio». Una decisione ferma, presa senza il timore di essere considerati “intolleranti” dai buonisti.
Riaprono le scuole superiori
Nel contempo, riaprono le scuole superiori, come previsto dalle misure di allentamento del lockdown. Ma, come spiega il quotidiano “Ekathimerini”, molti studenti non si sono presentati in aula. La loro intenzione è quella di prepararsi da casa agli esami, compresi quelli universitari. Vogliono evitare di ammalarsi. Si recanp a scuola solo se strettamente necessario, come hanno dichiarato a “Ekathimerini”. Dal 18 maggio è prevista la riapertura di tutti i licei.
Le linee guida per gli studenti
Il ministero dell’Istruzione ha elaborato le linee guida complete per le scuole della Grecia, specificando tutte le misure igieniche necessariee tutte le informazioni che insegnanti, genitori e studenti devono conoscere. Oltre a mantenere una distanza di almeno 1,5 metri da altri alunni e insegnanti, agli studenti viene anche chiesto di non scambiare libri e articoli di cartoleria.