CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Il leader delle Sardine, Mattia Santori, durante la manifestazione del movimento a Pesaro, 20 febbraio 2020. 
ANSA/PASQUALE BOVE
Il leader delle Sardine, Mattia Santori, durante la manifestazione del movimento a Pesaro, 20 febbraio 2020. ANSA/PASQUALE BOVE

Le sardine si sono stufate di lavorare per il Pd. Santori: è il momento di prendersi una pausa

Politica - di Riccardo Angelini - 26 Maggio 2020 - AGGIORNATO 26 Maggio 2020 alle 17:33

Addio sardine. E’ stato bello ma ora basta. E’ più o meno questo il messaggio che arriva dal portavoce del movimento Mattia Santori che ha arginato assieme al Pd la corsa della Lega in Emilia Romagna. Ora c’è chi spinge per costituire un partito vero e proprio, un’altra sigla satellite del Pd per mandare qualche sardina nelle assemblee elettive. Santori però non ci sta. Lui ha nostalgia della “purezza” originaria e non si trova d’accordo con chi spinge per dare alle sardine una forma partito vera e propria. Così nella chat del movimento annuncia che si prenderà una pausa di riflessione, dopo avere lavorato la manifesto valoriale atteso da mesi e ancora sconosciuto ai più. “So di essere in minoranza, so che molti di voi non si sentono a suo agio nella dimensione puramente etica e culturale della politica. Non vi bastano le piantine. Avete idee molto strutturate. Sapete un sacco di cose. Ma sento che più prendiamo la direzione politica più finiamo per imitare gli altri”. Repubblica scrive di un Mattia Santori stanco di litigi e veleni, e anche di paranoie complottiste. E fotografa un movimento che annaspa, che ha perso ormai visibilità e dove l’approdo della scissione è dietro l’angolo. Si sta verificando ciò che in molti avevano previsto dopo l’exploit nelle piazze da novembre 2019 a gennaio 2020. Senza una visione politica, senza un progetto, un movimento nato solo per dare addosso al nemico Salvini non poteva reggere. E infatti si sta sfaldando. Un processo che va avanti da mesi e che il lungo periodo di quarantena ha accelerato, inibendo le piazze alle sardine. E ora si è arrivati allo spartiacque: da una parte chi vorrebbe un movimento di pura pressione mediatica, dall’altra chi spinge per l’ingresso nel mare insidioso della politica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

C'è un commento:

  1. fazio ha detto:

    forse si aspettavano che qualcuno sarebbe stato messo in lista alle prossime elezioni invece sono stati usati e poi buttati come stracci vecchi

di Riccardo Angelini - 26 Maggio 2020