Mascherine tricolori di nuovo in piazza: proteste in tutta Italia (video)
Per il secondo sabato consecutivo le Mascherine tricolori hanno protestato in oltre 70 piazze italiane. La modalità è sempre la stessa. Nessuno striscione di partito o appartenenza politica: solo una mascherina tricolore in volto. I manifestanti restano immobili e ascoltano in silenzio, in stile sentinelle in piedi, l’oratore che legge un comunicato in cui vengono spiegati i motivi della protesta: “Stiamo fallendo tutti. fuori i soldi!”, dicono dalla “protesta pacifica ma determinata”. I manifestanti rispettano le norme di sicurezza imposte dell’emergenza Coronavirus, stando a una distanza di almeno due metri. Chi ha partecipato tiene a rivendicare che la manifestazione è “indipendente dalla politica” e “spontanea”, un’iniziativa nata e cresciuta sui social che oggi porterà in piazza diversi gruppi di persone anche in altre città italiane per chiedere innanzitutto lo “stop alla dittatura sanitaria” e il ritorno alle urne.
Le mascherine tricolori protestano in 70 città d’Italia
Oggi in circa 70 piazze italiane, da Nord a Sud, a Milano, Torino, Padova, Roma, Firenze, L’Aquila, Napoli, Bari e in moltissime altre città d’Italia migliaia di italiani hanno protestato contro “le restrizioni e la totale assenza di misure economiche da parte di questo governo che evidentemente vuole milioni di disoccupati, di imprenditori falliti e di famiglie alla fame”. “La situazione è drammatica – hanno spiegato le Mascherine Tricolori in un comunicato – e non intendiamo rimanere in silenzio a vedere fallire le nostre attività o vedere sfrattate le nostre famiglie. Siamo lavoratori, imprenditori, madri, padri, partite Iva, disoccupati: tutte persone che stanno ancora aspettando le misure di aiuto promesse da più di due mesi dal governo Conte.
“Le mascherine sono diventate un bavaglio”
“Dove sono i soldi a fondo perduto per le imprese? Dov’è lo stop alle tasse? Perché ancora non arriva la cassa integrazione in deroga? Questo governo ha una strategia per impedire la rovina dell’Italia?. Non abbiamo paura delle multe, stare in piazza è un diritto. Non saranno abusi e divieti a fermare le nostre rivendicazioni”. “Il nostro obiettivo – conclude il comunicato – è uno. Combattere per difendere il futuro dell’Italia e delle nostre famiglie. Le mascherine che portiamo non sono un bavaglio ma un atto di accusa contro chi ha deciso colpevolmente di far fallire un’intera nazione”