Ministri di gaffe e di governo mentre multano gli italiani

3 Mag 2020 6:00 - di Francesco Storace
Ministri gaffe

A costoro aggiungiamo la mascherina di Boccia indossata con scarsa grazia alla protezione civile e l’ora d’aria destinata dal ministro Lamorgese ai bambini, prontamente ritirata.

Ma come meravigliarsi delle gaffe a ripetizione dei ministri se quello che dovrebbe essere più impegnato di tutti sul fronte della lotta al coronavirus è il primo a violare le regole che pretende di far osservare agli italiani, pena salatissime multe.

L’immagine del ministro Speranza immortalato mentre parla al Tg1 – dicono dalle parti della Protezione civile – senza mascherina e a fianco del conducente mette davvero tristezza. Perché da l’idea delle regole che valgono solo per i sudditi. Mentre lorsignori si autoesentano dal dovere.

Infine lui, il conducator, il premier del popolo, quello che non deve chiedere mai. E soprattutto non si giustifica delle tante che ne combina perché è sempre colpa di qualcun altro.

Ma il premier li ha battuti tutti

Non abbiamo dimenticato quel tutto pronto di Giuseppe Conte a fine gennaio dalla Gruber, a rassicurare i cittadini mentre stava per abbattersi la pandemia sul nostro paese. Ha tranquillizzato i parrucchieri e i barbieri con un’altra delle sue “aprirete il primo giugno”, che poi è lunedì. Risultato: gli faranno barba e capelli. Ma a modo loro.

Si è anche esibito sui congiunti, il presidente del Consiglio, e deve essere una sua specialità accanirsi con la specie. Chissà se Delrio ricorda quando gli rinfaccio quel “congiunto” pronunciato alla Camera riferito a Piersanti Mattarella, fratello del presidente della Repubblica e trucidato dalla mafia.

Sua eccellenza il premier si è esibito anche in una serie di assembramenti niente male nei giorni scorsi al nord, buon ultimo quello al Ponte di Genova, dove si è fatto immortalare in mezzo a un gruppone di operai che evidentemente erano tutti a prova di virus…

Ecco chi ci governa, una serie di personaggi pittoreschi in cerca ossessiva di visibilità personale. Non gliene frega nulla di dare l’esempio al popolo. Gli statisti li dovremo aspettare ancora per un po’.

Costoro non pagherebbero neanche le multe

Commenti

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  • Cervohold 4 Maggio 2020

    E’ stato facile chudere tutto e sanzionare pesantemente il popolino bue, adesso viene il bello, bisogna riaprire per non affogare e il Sgoverno delle portinaie dimostra la sua valenza, pazienza i 5 stalle raccattati non si sa come, ma il PD, non ha più neanche il pudore di nascondersi.

  • Vincenzo Marotta 3 Maggio 2020

    I nostri rappresentanti politici devono smetterla di fare i salottieri nelle chiacchierate senza fine o cinguettando sui telefonini. Muovessero le chiappe per organizzare le categorie produttive sul modello corporativistico, facendo in modo di dare loro degni rappresentanti capaci di far valere le istanze legittime e garantite dalla costituzione, credibili per dignità personale e qualità combattive e dotati di brillantezza per ridestare gli entusiasmi e far rivivere la fiducia nella maggioranza degli Italiani silenti e sfiduciati per la decadenza in cui è stata trascinata la nazione per la cattiveria e la faziosità dei garantiti che in quest anni, oltre a tutelare la loro dorata condizione di parassiti, mai sazi, hanno continuato a schiavi zare le categorie produttive.
    Che il covid19 si possa ritorcere contro gli stessi soggetti che lo stanno utilizzando per terrorizzare il popolo e renderlo definitivamente nullo, privandolo del libero arbitrio e dei diritti alla vita. SVEGLIA

  • Menono Incariola 3 Maggio 2020

    Non sono “dirigenti”, ma “DIRIGIBILI”: PALLONI GONFIATI DIRETTI DALL’ESTERO.

  • fazio 3 Maggio 2020

    loro sono come il prete sul pulpito che durante l’omelia dice: FATE QUELLO CHE DICO E NON QUELLO CHE FACCIO.

  • maurizio pinna 3 Maggio 2020

    “L’allegro squadrone” è un film comico del 1954, con attori come De Sica e Alberto Sordi dove, in un coacervo di comandanti burocrati e imbranati, tutto e tutti finivano in burletta. Sembra il canovaccio dei nostri ineffabili badogliani. Mentre occorrerebbe far presto. Per esempio, avviare i centri ospedalieri solo COVID che fungano da piloti per i medici di base e le unità che agiscono sul territorio creando una filiera antivirus.
    Attivare la digitalizzazione su TUTTO il territorio nazionale per realizzare la DIDATTICA mista NECESSARIA, il tempo delle classi stracolme è FINITO.
    Non illudere il ritorno di spiagge ferragostiane , Gardaland e navi da super crociera, pensando a incentivare lavori alternativi. Precedere gli EVENTI per non doverli subire sotto schiaffo.
    Mi ripeto, chi di dovere intervenga non dimenticando che il romanticismo è finito da un pezzo.

  • Giuseppe 3 Maggio 2020

    Comunque io sento solo lamentele, quello che mi meraviglia è che nessuno fa niente per cambiare, allora va bene tutto?
    Perchè altrimenti da come stanno le cose bisognerebbe insorgere!

  • Banchero Giuseppe 3 Maggio 2020

    E Mattarella sempre muto!

  • fabio dominicini 3 Maggio 2020

    questi pseudo ministri baciati da una inaspettata ed immeritata notorietà notorietà si permettono di arrogarsi un tronfio e saccente diritto di sparlare a vanvera di argomenti di cui non sono a conoscenza.
    Un popolo meno paziente ed educato dovrebbe accoglierli con lanci di pomodori e uova marce !
    E per Mattarella tutto va bene ?

  • Mario Salvatore Manca 3 Maggio 2020

    Un ministro – della Sanità per giunta! – che si chiama Speranza. Se è vero che “nomen omen”, nel suo caso la fortuna ha preso una cantonata: con quella faccia da iettatore, che speranza può portarci? Ma non hanno dunque un minimo senso del ridicolo i nostri governanti?