Napoli, l’ospedale modulare nel mirino dei pm. “Campo Sud”: «Per De Luca è un brutto colpo»
Sulla realizzazione dell’ospedale modulare per fronteggiare l’emergenza virus a Napoli, la Procura partenopea vuol vederci chiaro. Così si spiega il blitz dei carabinieri nella sede di Soresa, la società regionale che presiede agli acquisti e agli appalti nel settore sanitario. Al momento, infatti, la pratica fa parte di un fascicolo per fatti non costituenti reato. Prima bisogna capire che cosa abbia spinto la Regione guidata da Vincenzo De Luca, ‘O Sceriffo, a rivolgersi addirittura ad una ditta padovana per acquistare prefabbricati poi montati nella zona di Ponticelli, in pratica all’interno del parcheggio dell’Ospedale del Mare. Costo della struttura, creata in piena emergenza sanitaria: 18 milioni di euro.
Blitz dei carabinieri nella sede della Soresa
Ora, dopo il blitz in Soresa, l’inchiesta entra nel vivo. Sotto la lente degli investigatori, i contratti tra la società regionale e l’ente che si è aggiudicato la fornitura. Per Marcello Taglialatela, presidente di Campo Sud e autore della denuncia da cui è partito il blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Napoli, l’ospedale modulare sarebbe un’opera inutile. Con gli stessi soldi, sostengono anche i grillini, sarebbe stato possibile rafforzare e valorizzare alcuni presìdi ospedalieri cittadini, da tempo abbandonati. Ma è Taglialatela a portare l’affondo. E puntualizza: «Una gara di 18 milioni di euro, un solo giorno per presentare l’offerta, una struttura non ancora entrata in funzione». Per De Luca, aggiunge, è «un brutto colpo».
Taglialatela: «La denuncia è nostra. De Luca deve spiegare»
Il presidente di Campo Sud svela anche un’altra questione, già portata all’attenzione degli inquirenti. «L’azienda che se l’è aggiudicata – spiega Taglialatela – non ha mai fornito agli ospedali modulari i ventilatori polmonari». Si tratta di apparecchi, ricorda, la cui disponibilità e successiva fornitura «erano tra i requisiti obbligatori per poter partecipare al bando». Ma questo non è avvenuto. Tant’è vero, aggiunge, che Soresa «ha dovuto bandire successivamente una gara ad hoc per la loro fornitura». Ciò nonostante, ha concluso l’esponente della destra sociale, «De Luca o chi per lui non ha provveduto a ritirare l’appalto alla ditta vincitrice».
Si sono dimenticati delle altre due appendici covid19 (Salerno e Caserta) ?
Se avanza qualche investigatore ci sarebbe da indagare sulle mascherine, acquistate per la distribuzione al popolo: “elettore”.
Detto dispositivo, non certificato e qualora indossato prevede comunque il distanziamento, in pratica non serve. Acquistate principalmente come spot elettorale e non certo come contrasto alla diffusione del virus, in considerazione della loro inaffidabilità.
Fabbricate artigianalmente nel nolano al prezzo di quelle chirurgiche.
Buon lavoro presidente e buon appetito, attenzione alle spine della fritturina.