Roma, tre giovani immigrati picchiano a sangue l’autista del bus che finisce all’ospedale
Finisce all’ospedale, l’autista del bus a Roma. Lunghi momenti di paura, botte da orbi. Tre giovani immigrati hanno scatenato il terrore sul mezzo pubblico. Erano ubriachi avevano tra le mani le bottiglie di birra. Non indossavano mascherine, nonostante siano obbligatorie a bordo. L’autista del bus li ha ripresi. E loro hanno prima danneggiato il mezzo e poi hanno colpito con calci e pugni il dipendente Atac mandandolo all’ospedale con contusioni multiple. A vedersela brutta il conducente della linea 88. In manette sono finiti i tre sudamericani, dell’Ecuador.
L’aggressione all’autista del bus
L’aggressione in tarda serata. dopo che i giovani immigrati – 22, 22 e 23 anni – avevano preso posto a bordo dell’autobus a una fermata di viale Libia. Come detto, erano ubriachi e senza mascherine. Hanno iniziato ad essere particolarmente molesti. L’autista del bus li ha invitati a mettersi la mascherina oppure a scendere dal mezzo. A quel punto, come reazione, i tre hanno cominciato a lanciare oggetti e a distruggere tutto ciò che potevano.
Aggredite anche le forze dell’ordine
Ma non bastava. I giovani immigrati hanno aggredito l’autista del bus con estrema violenza. L’hanno preso a calci e pugni. Un collega della vittima ha visto la scena e ha subito avvertito le forze dell’ordine. Ma i tre, all’arrivo degli uomini in divisa, li hanno aggredito. I poliziotti sono riusciti a bloccarli con molta difficoltà.