Sala e Boldrini contro i gilet arancioni: vanno denunciati. Parte la demonizzazione del dissenso
Sala: un atto da irresponsabili
Vogliono mettere a tacere il dissenso
Non è un caso che proprio le forze politiche più interessate alla tenuta del governo si siano distinte nella demonizzazione delle manifestazioni di sabato 30 maggio. Marco Fumagalli, capogruppo del M5S Lombardia non lesina insulti: “I gilet arancioni si sono presi gioco dei milanesi e hanno infranto le regole per ignoranza e inciviltà. Chi ha autorizzato questo assembramento? Perché non è stato impedito? Se da domani aumenteranno i contagi chi sarà il responsabile?”.
Il presidio di Milano era autorizzato
Il “presidio” dei gilet arancioni “era preavvisato”, fanno sapere dalla questura di Milano, quindiparliamo di manifestazione autorizzata. Eppure il responsabile della manifestazione, Antonio Pappalardo, il leader dei gilet arancioni verrà denunciato, nelle prossime ore, “per violazione delle disposizioni che riguardano il Dpcm nelle parte relativa al divieto di assembramento e all’obbligo di indossare protezioni individuali per contenere il contagio del virus Covid 19”.
Stessa sorte per quanti – grazie alle telecamere presenti in piazza Duomo – gli uomini della questura di Milano stanno identificando.Settanta gli identificati e denunciati tra i partecipanti, nella Capitale, alla protesta indetta dal movimento “Marcia su Roma”.
Siamo alla democrazie del PD …. No al Dissenso e si alla statalizzazione di tutto anche dell’aria che respiriamo.
Bisogna rispondere a questr strangolatori d’aria per toglierceli dai piedi il prima possibile.
C’erano telecamere anche a Roma il 25 aprile ??
Denunciamoli anche noi !!!
Ma dovete veramente farlo ……portate in tribunale anche la signora Boldrini per favoreggiamento della manifestazione e per non averli denunciati perché anche loro hanno mancato di rispetto verso gli altri……per aver creato la possibilità di ulteriori infezioni………
A ci denunciate? E chissenfrega non ce lo mettete?!!!
Per certi soggetti le uniche manifestazioni consentite, con o senza mascherina, sono quelle dell’ANPI e dei centri sociali.