«Se mi sbaglio mi “corigerete”», il libro di Leocata su Wojtyla, il Papa che ha cambiato il mondo
Se mi sbaglio mi corigerete. All’errore di grammatica, l’applauso fu oceanico. La scrittura essenziale e scintillante di Mario Leocata coglie uno dei momenti più umanamente belli di un uomo decisivo per il XX secolo, Karol Wojtyla.
Un bambino, nato e cresciuto in una cittadina della Polonia, nel 1920, cui gli eventi avevano destinato un’infanzia precocemente dura, dolorosa – si era visto strappare prima la madre, da bambino, e poi il fratello maggiore, da adolescente – che, grazie alla luce dello Spirito che lo ha guidato nella notte del nazismo prima e del comunismo poi, è diventato il Davide che ha sconfitto il Golia Urss con la fionda e il sasso della fede.
Un periodo, in particolare quello dalla nascita alla nomina a papa, che è un vero romanzo d’appendice, costellato, però, di fatti e sentimenti realmente accaduti e vissuti: un eroe senza macchia e senza paura, come tanti laici e religiosi che hanno affrontato a mani nude, ma con la forza dello spirito di Dio, le due più terribili dittature di tutti i tempi.
Anche il percorso di Karol pontefice è un inno alla devozione e alla coerenza con la parola divina, e i suoi momenti più profondi, e meno conosciuti, sono quelli degli incontri e delle conversazioni con gli amici più fidati, che lo hanno consigliato, seguito, e accompagnato, in un reciproco scambio di lealtà e di slanci, fino alla morte.