Sinistra ipocrita: anche la Littizzetto sbertucciò la Botteri, ma nessuno disse niente
Lezione numero uno della satira. Se è rivolta alla sinistra, è sempre volgare e da stigmatizzare. Ma se è rivolta alla sinistra…dalla sinistra, allora è sottile e raffinata. Prova ne è il silenzio pressoché totale su quanto detto da Luciana Littizzetto in riferimento all’inviata Rai in Cina, Giovanna Botteri, già nel mirino della trasmissione Striscia la notizia.
Nessuno protestò contro la Littizzetto
La Littizzetto ha ironizzato sui capelli della giornalista, sul loro colore verdognolo, per cui ha invocato un pronto intervento. Non abbiamo letto proteste dell’Usigrai, della Sciarelli o dei vari comitati più o meno spontanei che di solito sorgono in queste circostanze in difesa della Botteri. Invece registriamo che nei confronti di Striscia la notizia, che ha fatto battute più o meno analoghe, si è scatenato un putiferio.
Perfino la conduttrice Hunzinker, da sempre impegnata nella difesa dei diritti delle donne e di certo non tacciabile di essere indifferente a certe problematiche, è stata considerata una specie di violenta prevaricatrice. La trasmissione di Canale 5, che a turno mette nel mirino tutto e tutti, non può fare dell’ironia nei confronti della Botteri. Ma la Littizzetto sì, questa è la vita dura della satira italiana.
C’è un’ipocrisia di fondo per cui se si fa satira da sinistra è sempre tollerata; anche se oggetto di scherno sono donne non certo ascrivibili ad un’area politica di destra. Al di là della satira, presunta o reale, noi crediamo alle critiche ai contenuti, non certamente sull’estetica che ci guardiamo bene dal giudicare.
“La Botteri andrebbe criticata per ben altro…”
La Botteri ha ben altri limiti che non sono né i capelli né i maglioncini che acquista in serie. E’ quello che dice nei suoi servizi usando la ribalta che le viene offerta dalla Rai che è da criticare. Così come la sua faziosità e i suoi presunti conflitti di interesse su cui ci sarebbe molto da capire. Resta il fatto che la sinistra si crede orwellianamente al di sopra degli altri; al punto da poter prendere in giro chiunque, da Berlusconi a Ruini ai capelli della Botteri facendosi vanto della sua insolenza. Una logica manichea che anche in questa occasione ha avuto la sua conferma, ma che non smetteremo di condannare.