Spazio Bar e Cucina – Roma

1 Mag 2020 0:01 - di Redazione

Spazio Bar e Cucina
Piazza Verdi, 9/E – 00198 Roma
Tel. 06/85352523
Sito Internet: www.spazionikoromito.com

Tipologia: ricercata
Prezzi: zuppe e insalate 8/14€, primi 12/16€, secondi 13/24€, dolci 7/11€
Giorno di chiusura: mai
OFFERTA
Convivono due anime in questo spazio che lo chef Niko Romito ha voluto aprire a Roma: da una parte il ristorante gourmet e dall’altra un bistrot che funge da bar, panetteria, bancone di mixologia e altro. Noi lo abbiamo provato per il ristorante rimanendo comunque non soddisfatti appieno per la proposta culinaria che, per quanto possa essere realizzata in modo corretto, non trasmette nessuna emozione, soprattutto per chi ha vivo il ricordo del Reale. Dopo una cialda aromatizzata ai capperi con una piacevole nota piccante, uno spicchio di carciofo marinato in casa in modo aggressivo e una polpetta di bollito non esaltante, è stata la volta dell’appetizer che ci ha convinti di più: una deliziosa tazza di brodo vegetale aromatizzato allo zafferano. Per iniziare, abbiamo assaggiato il baccalà con i ceci, con questi ultimi dal buon sapore ma un po’ duretti e l’ottimo pesce dalle carni poco sapide e sode. A seguire le linguine con vongole e cime di rapa, dove l’ortaggio reso a crema tendeva a obnubilare il pesce, tra l’altro in quantità esigua. Discorso simile può essere fatto per la ricciola (scottata alla perfezione e con le carni umorose e saporite) adagiata su una crema di prezzemolo (in eccesso) e (poca) cipolla di Tropea. In chiusura abbiamo optato per il cremoso di mandorle, limone, basilico e frolla integrale, dove la consistenza eccessivamente pastosa delle mandorle rendeva stucchevole tutto il dolce, il quale, tra l’altro, non era neanche ben bilanciato dalla nota agrumata che, in presenza maggiore, gli avrebbe dato più freschezza ed equilibrio. Caffè dalla crema evanescente e dal sapore tendente al bruciato.

AMBIENTE
Lo spazio è caratterizzato da tre elementi principali immancabili nella cultura contemporanea: metallo, legno e vetro, materiali che si ripetono tanto nella zona bistrot quanto nella parte ristorante; quest’ultima si presenta essenziale e curata sia nei particolari che nei tavoli e nelle sedute. Ad accogliere è la grande cucina a vista e la sala che sembra un giardino d’inverno, con le ampie vetrate che donano luce e fanno sembrare più grande il locale.

SERVIZIO
Il personale è preparato e disponibile, sempre presente e mai invadente.

Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net

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