Zangrillo contro i virologi da tv: «Basta terrorismo. Clinicamente il virus non esiste più»

31 Mag 2020 19:26 - di Redazione
Zangrillo

Basta con la dittatura dei virologi. A sostenerlo non sono i bottegai dissanguati dal coronavirus e neppure i pericolosi negazionisti dell’epidemia, ma un illustre medico impegnato impegnato quotidianamente sul fronte della tutela della salute dei cittadini come   Alberto Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi ha detto la sua negli studi Mezz’ora in più su Rai3. E si può scommettere che le sue parole non passeranno inosservate. Soprattutto perché illuminano l’emergenza sanitaria da un’angolazione tutt’altro che apocalittica.

Zangrillo dirige la terapia intensiva al San Raffaele

Il mirino del professore inquadra soprattutto i virologi da tv, ormai star incontrastate di tg e talk show. «Sono tre mesi – lamenta Zangrillo – che tutti ci sciorinano una serie di numeri che hanno evidenza zero. Siamo passati da Borrelli a Brusaferro e tutti questi cos’è che hanno portato? A bloccare l’Italia, mentre noi lavoravamo». Il professore sa di che cosa parla. È il direttore della terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Il virus lo vede da vicino, e tutti i giorni. «Noi – aggiunge – chiediamo di poter ripartire velocemente, perché vogliamo curare le persone che altrimenti non riusciamo a curare. Non ce ne frega del campionato o delle vacanze ma dobbiamo tornare a un Paese normale».

«Tornare subito alla normalità»

E per Zangrillo esistono già ora le condizioni perché si possa tornare ad avere una vita normale». È l’evidenza a dirlo. «I nostri pronto soccorso e reparti di terapia – sottolinea – intensiva sono vuoti». I virologi affermano l’esatto contrario. «Un mese fa – dice ancora Zangrillo – abbiamo sentito in tv un professore di Boston, Vespignani, condizionare le scelte del governo dicendo che andavano costruiti 151mila posti di terapia intensiva. Domani uscirà un editoriale a firma mia e del professor Gattinoni, in cui diciamo perché questo non va bene ed è una frenesia» utile solo a «terrorizzare il Paese». Tanto più, ricorda, che Mers e Sars, le due precedenti epidemie, sono «scomparse per sempre». Nulla vieta «che capiti anche ora». «Non vedo perché – ha concluso l’esperto -, avendo due scelte, dobbiamo utilizzare quella che ci fa più male».

Commenti

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  • Tamara 3 Giugno 2020

    A priori delle dichiarazioni scientificamente ed eticamente discutibili del dottor Zangrillo, la pubblicazione stessa delle sue dichiarazioni tendenziose e senza alcuna base concreta è una scelta discutibile che contribuisce alla disinformazione, alla paura e all’insorgere di bufale. Inoltre pone la base per nuovi focolai di discussione da parte di complottisti. Una testata il cui titolo stesso, Informazione.it, dichiara implicitamente di fare informazione, dovrebbe rifiutarsi di diffondere tali notizie. “La gente ha il diritto di sapere” è un’affermazione basata sulla falsa convinzione che chiunque legga sia in grado di distinguere affermazioni vere da quelle false. Pubblicare in seguito una smentita non assicura che le persone facilmente impressionabili andranno a informarsi se le menzogne lette sono vere o meno.

  • Luciano cavallo 1 Giugno 2020

    La dichiarazione nei termini riportati dai mass media è scientificamente discutibile. Cosa vuol dire che un “virus clinicamente non esiste più” ? Strano modo di esprimersi da parte di un medico se vuole affermare che non determina con elevata frequenza un quadro clinico estremamente grave e spesso mortale o forse vuol dire che non da alcuna sintomatologia ? In ogni caso in questa situazione socio-sanitaria, ove si allentano gli approcci preventivi, benché in presenza in Italia di un virus ancora circolante ed in presenza in numerose nazioni (Brasile, USA, Russia e perfino Svezia) di una persistente elevata mortalità, questa dichiarazione a mio avviso è fuori luogo o meglio, psicologicamente improvvida. A proposito di MERS “scomparsa per sempre” dopo il minimo del numero dei casi registrati nel 2018, nel 2019 vi sono stati 152 casi (con 51 decessi) con un picco a febbraio e casi sporadici in tutti i mesi dell’anno, incluso dicembre (https://applications.emro.who.int/docs/EMCSR246E.pdf?ua=1&ua=1) e nel gennaio 2020 sono stati segnalati 15 nuovi casi (http://www.salute.gov.it/Malinf_Gestione/22-20.pdf)

  • Miro 1 Giugno 2020

    Il Prof. Zangrillo prima dichiarare pubblicamente di quanto ha detto si è consultato con un team di ricercatori del San Raffaele di Milano, è a vissuto in prima persona il Corona Virus COVID-19 in quanto è responsabile della terapia intensiva, ma in Italia xe qualche illustre studioso o Professore dice la verità viene subito zitito

  • pasquale 1 Giugno 2020

    ma il prof zangrillo ,ovviamente per la sinistra e per i media allineati, non puo essre credibile nè ascoltato perche, per piccolo inciso fra l altro è il medico di berlusconi…quindi ….

  • rino 1 Giugno 2020

    Il virus non esiste, ma fa comodo, per tenere occupata la mente con la paura e non far pensare alla politica, per rimandare elezioni, per tenere a bada il popolo, per limitare manifestazioni con la scusa dell’assembramento, per gli affari dei loro amici con vendita di mascherine e biciclette, per disegnare una pista ciclabile e mandare in malora i servizi pubblici.
    E’ chiaro che se si tiene il popolo nell’ignoranza, se non ha la minima idea di cosa sia un virus, vediamo gente che mangia con i guanti, che usa da giorni, o va in bicicletta con mascherina e visiera, che ha una paura terribile del nulla. Questo è molto comodo in tempi nei quali l’inferno non fa più paura dopo l’ondata di ateismo messa in atto nel secolo scorso dai comunisti e sinistrorsi .

  • federico 1 Giugno 2020

    Bene, ora il Governo paghi i danni. E cambino mestiere alcuni dittatorelli governatori di destra. In buona parte della Liguria, sulle panchine del lungomare ci sono tuttora i cartelli “VIETATO STAZIONAMENTO PERSONE – EMERGENZA COVID-19” (foto disponibili). E ci lamentiamo che ci trattino come appestati.

  • Alessandro Guaglio 31 Maggio 2020

    CONTINUA A CRESCERE IL NUMERO DEI GUARITI, IL M5S È PASSATO DAL 33% AL 10%