Caos nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: detenuti in rivolta e agenti in ospedale
È ormai emergenza nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nella mattinata di oggi una cinquantina di detenuti ha preso il controllo del reparto Danubio, dopo che nella notte sei agenti erano stati aggrediti da due detenuti extracomunitari.
L’aggressione dei detenuti agli agenti
A causa dell’agguato per tre poliziotti sono state necessarie cure in ospedale. La reazione dei colleghi è stata una manifestazione di protesta all’esterno del carcere. Nel frattempo all’interno si era scatenato il caos e i detenuti avevano preso il sopravvento in quel reparto in cui, come spiegato dai sindacati, sono confinati coloro che in passato “si sono resi protagonisti di episodi di intemperanza”. Per cercare di far rientrare la situazione, è stato riferito, è stato necessario avviare una trattativa coi rivoltosi.
La situazione esplosiva del carcere
La rivolta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere fa seguito alla notifica, un paio di giorni fa, di 40 avvisi di garanzia ad altrettanti agenti che – secondo l’ipotesi di reato – si sarebbero resi protagonisti di pestaggi ai danni dei detenuti nel corso di un’altra situazione critica: le rivolte carcerarie esplose nel pieno dell’emergenza coronavirus. La stessa notifica dei provvedimenti, però, ha rappresentato una scintilla. Come molti osservatori hanno sottolineato, è avvenuta con modalità tali da spettacolarizzare il caso e indebolire l’immagine della penitenziaria di fronte a detenuti e familiari, fino quasi a delegittimare tout court il corpo in una situazione già di per sé esplosiva.
I sindacati: “Sono mesi che lanciano l’allarme”
Ora il capo del Dap, Bernardo Petralia, ha chiesto accertamenti urgenti e inviato sul posto il provveditore regionale Antonio Fullone e il vicecapo del Dap Roberto Tartaglia. Ma i sindacati sottolineano che ciò che sta accadendo non giunge inatteso. “Da mesi si registrano situazioni di tensione. Questo clima di violenza e sospetto contro la Polizia penitenziaria è inaccettabile”, ha detto Donato Capece, segretario generale del Sappe. “I detenuti violenti – ha aggiunto – adesso usano anche la clava delle denunce“. Anche il segretario dell’Osapp, Leo Beneduci, ha sottolineato che “i poliziotti penitenziari sono da soli a fronteggiare queste violenze. Basta, vergognatevi. Chi paga le conseguenze di questo malgoverno delle carceri adesso siamo noi, ma domani saranno i cittadini. Il ministro Bonafede – ha concluso il sindacalista – è completamente assente, vergognatevi”.
la prossima volta la cella la lasciate chiusa invece di intervenire per portarli in infermeria.