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Coronavirsus, il focolaio di Roma fa paura foto Ansa

Caso S. Raffaele, ora Roma ha paura. Sul focolaio si allarga l’indagine. Detective del virus in azione

Cronaca - di Greta Paolucci - 13 Giugno 2020 - AGGIORNATO 13 Giugno 2020 alle 16:47

Focolaio S. Raffaele, i dati salgono, l’inchiesta s’infiamma. E, soprattutto, ora il virus terrorizza Roma. Sale il numero dei contagiati, si arriva a contare i decessi. Il focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana «raggiunge così un totale di 99 casi positivi e 5 decessi correlati. Due i morti nelle ultime ore riferiti al cluster: si tratta di una donna di 89 anni, proveniente dal San Raffaele Pisana e deceduta al Policlinico Gemelli, e una donna di 82 anni anch’essa proveniente dalla struttura della Pisana e deceduta all’ospedale militare del Celio». Lo sottolinea l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in nota.

Focolaio S. Raffaele, Roma ha paura

Una nota arrivata al termine di una videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19. Un incontro per fare il punto sulla situazione, tenuto con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. «Resta altissima l’attenzione» sul cluster del San Raffaele Pisana di Roma «e i pazienti positivi, tutti trasferiti allo Spallanzani. Il dato dei positivi del Lazio è caratterizzato da questo focolaio che ci sta fortemente impegnando».

Focolaio S. Raffaele, i dati salgono, l’inchiesta s’infiamma

E nel frattempo, anche l’inchiesta si estende e s’infiamma. «L’indagine epidemiologica andrà a ritroso a partire dal primo di maggio e già sono stati chiamati i primi 200 pazienti dimessi dalla struttura presso i drive-in per effettuare i test sierologici. L’attenzione resta altissima e i pazienti positivi sono stati tutti trasferiti. Proseguono le attività per i test sierologici sugli operatori sanitari e le Forze dell’ordine», spiega l’assessore. Non solo. Come riporta oggi un dettagliato servizio de Il Giornale sul caso capitolino, «a indagare ci sono i medici del Seresmi, i detective del virus che si occupano dell’indagine epidemiologica per capire in che modo e dove si è propagato il Covid-19. E adesso anche la Procura, pronta ad aprire un fascicolo».

Nas e detective del virus al lavoro

E ancora: «Su richiesta del procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, i Nas dei carabinieri hanno ispezionato la Asl 3, facendosi consegnare i documenti relativi a cartelle, visite, dimissioni e accessi dei pazienti. Questi controlli serviranno ad appurare se siano state seguite tutti i protocolli previsti anti-contagio, di ingresso e uscita. E, soprattutto, quelli riguardanti i test e i tamponi. Il San Raffaele intanto è stato dichiarato zona rossa e si trova isolato da una decina di giorni. A breve vi sarà un’ispezione al suo interno».

«Il dato dei casi del Lazio è caratterizzato da questo focolaio»

Nel frattempo, l’Adnkronos aggiornando i dati, e sulla base delle dichiarazioni dell’assessore D’Amato, ieri faceva sapere contestualmente che «il dato dei casi del Lazio è caratterizzato da questo focolaio che ci sta fortemente impegnando. Fin qui registriamo un dato di 27 casi positivi di cui 22 riferibili al focolaio del San Raffaele Pisana di Roma e di questi 16 derivano dai tamponi di controllo effettuati su pazienti e operatori risultati negativi ai primi tamponi. I pazienti sono da considerarsi un cluster di derivazione dei primi casi positivi della struttura».

 

 

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di Greta Paolucci - 13 Giugno 2020