Coronavirus, delegato Cisl licenziato dall’Ausl toscana per un’intervista (anonima) al Tg2
Licenziato in tronco dalla Asl per aver rilasciato un’intervista, peraltro anonima, quindi impossibile da attribuire, con critiche nei confronti di un ospedale durante l’emergenza coronavirus.
Licenziato solo per aver rivolto critiche
L’incredibile vicenda ha come protagonista l’AUSL Toscana Centro che ieri ha licenziato un suo dipendente, delegato sindacale della Cisl-Fp di Firenze Pcprato, accusandolo di aver rilasciato un’intervista al TG2 sulla gestione dell’emergenza Coronavirus all’ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli (Firenze). Un’intervista “coperta”, che è stata attribuita al sindacalista. La Cisl ha fatto immediato ricorso per chiedere l’immediato reintegro e ha già presentato un ricorso davanti al Tribunale di Firenze per comportamento antisindacale ai sensi della legge 300/70.
Interrogazione parlamentare di Gasparri (FI)
“Sovietico e intollerabile il licenziamento di un delegato sindacale della Cisl da parte della Asl Firenze Prato. Il lavoratore della sanità è accusato di aver fornito al Tg2 notizie sul disastro delle strutture toscane di fronte al
Cinavirus. Si tratta di una condotta illegittima per la quale, con una interrogazione ai ministri del Lavoro e della Salute, chiedo un intervento immediato contro un atto di grave censura. Nel regno del presidente toscano Rossi, recentemente al centro di indagini, la verità dà fastidio”. Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.