Covid-19, il San Raffaele Pisana fa tremare Roma: nell’ospedale focolaio con 31 contagi e un morto

6 Giu 2020 16:33 - di Federica Parbuoni
san raffaele

È allarme, a Roma, per un focolaio di Covid-19 scoperto all’Irccs San Raffaele Pisana. Secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie della Regione Lazio, ad oggi i casi di contagio collegabili sarebbero 31 casi. Di questi 9 sono dipendenti, 2 esterni (entrambi familiari di operatori sanitari) e 20 pazienti, di cui 18 già trasferiti e 2 in trasferimento. Si registra inoltre una vittima fra i pazienti più fragili: un malato di parkinson e diabete deceduto è risultato positivo al tampone. La notizia arriva come una doccia fredda proprio nel giorno in cui l’Istituto superiore di sanità ha rassicurato sul fatto che “nessuna regione italiana ha un valore di Rt, l’indice di contagiosità, maggiore di 1”.

Riflettori accesi sui “focolai di trasmissione ancora attivi”

“Per quanto riguarda la stima dell’Rt – ha spiegato l’Iss – quando il numero di casi è molto piccolo possono verificarsi temporanee oscillazioni”, con valori superiori a 1. Indice puntato in particolare contro i “piccoli focolai locali”, ma “senza che questo rappresenti necessariamente un elemento preoccupante”. L’Iss ha invitato comunque a mantenere ancora alta la guardia proprio alla luce dei “focolai di trasmissione attivi” documentati in diverse zone della Penisola.

Il San Raffaele chiuso e posto in isolamento

A destare particolare allarme per quanto riguarda il San Raffaele è la forte interazione che esiste tra la struttura e il territorio, che insiste sul Municipio XII e che ha già vissuto un caso simile con un seminario in via di Villa Troili. L’Irccs è stato chiuso e isolato ieri e sul posto, come riferito dalla Asl Rm 3 sui social dell’assessorato alla Sanità, sono arrivati “sei unità operative Usca-R e i servizi della Asl Roma 3 che ha affiancato la direzione sanitaria della struttura”. Il San Raffaele, ha specificato la Asl, sta collaborando a pieno per “la gestione dei casi e il loro tracciamento”.

Le misure per scoprire e contenere il contagio

Tutto il personale, compresi i consulenti, gli esterni e i pazienti della struttura saranno sottoposti a test, così come i dimessi degli ultimi 14 giorni. Inoltre, la Asl ha fatto sapere che inviterà i dipendenti negativi, che hanno problemi con l’isolamento domiciliare, a pernottare presso strutture messe a disposizione. All’Irccs sono stati richiesti anche gli elenchi degli accessi dal 1 aprile nonché il piano presenze di tutti i lavoratori e il registro delle temperature.

Indagine epidemiologica anche all’European hospital

Intanto si cerca di capire come possa essersi diffuso il contagio. Allo stato attuale, si parla di un dipendente asintomatico, il cui test avrebbe dato come esito un falso negativo, e di un paziente. E un’indagine epidemiologica è scattata anche sull’European Hospital, “struttura di provenienza di alcuni pazienti Covid positivi nel focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana”. “In tutti i reparti deve essere iniziato un periodo di osservazione di tutti i degenti e gli operatori sanitari devono essere sottoposti a tampone periodicamente”, ha fatto sapere la Asl, mentre sotto i post che informano sulla situazione in molti si chiedono come sia stata possibile l’esplosione di un focolaio in una struttura sanitaria quando, almeno in teoria, ormai il rischio doveva essere arcinoto e le procedure di sicurezza dovevano essere consolidate.

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