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Floyd, Usa in fiamme, scontri davanti alla Casa Bianca. Evacuati per un’ora Trump e Melania (video)

Floyd, Usa in fiamme, scontri davanti alla Casa Bianca. Evacuati per un’ora Trump e Melania (video)

Esteri - di Redazione - 1 Giugno 2020 - AGGIORNATO 1 Giugno 2020 alle 16:04

Usa in fiamme dopo la morte di George Floyd. Nuova notte di violenti proteste per l’uccisione dell’afroamericano, citato in tribunale per oggi. Scontri violenti davanti alla Casa Bianca, praticamente assediata. I servizi segreti hanno portato il presidente Donald Trump sua moglie in un bunker della Casa Bianca. Mentre centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dalla residenza, lanciando pietre e sfondando barricate della polizia. Trump ha trascorso quasi un’ora nel bunker. Progettato per l’uso in situazioni di emergenza come gli attacchi terroristici. La notizia è stata riportata da un repubblicano vicino alla Casa Bianca che ha parlato sotto anonimato con l’Associated Press. L’episodio è stato poi confermato da un funzionario amministrativo.  Durante l’operazione “salvare Trump e Melania”, per sicurezza sono state spente quasi tutte le luci nel palazzo presidenziale, per ridurne la visibilità dalla piazza.

Almeno 40 città sono blindate dal coprifuoco. E la Guardia nazionale è  mobilitata in 15 Stati. Anche New York è invasa da migliaia di manifestanti. Stando al Washington Post la polizia ha arrestato 2.564 persone, un quinto solo a  Los Angeles. Sono accusate di violazione del coprifuoco, furto e danneggiamento. Tra gli arrestati anche Chiara de Blasio, figlia del sindaco di New York.

Floyd, ucciso un uomo a Louisville

Un uomo è stato ucciso durante una manifestazione di protesta a Louisville, nel Kentucky. Lo riferiscono media locali, spiegando che l’uccisione è avvenuta verso mezzanotte, un’ora dopo che in città era stato imposto il coprifuoco. Secondo una prima ricostruzione, gli agenti della polizia locale e quelli della Guardia Nazionale stavano cercando di rimuovere un raduno in un parcheggio fuori da un negozio di alimentari, quando qualcuno ha sparato contro di loro. A quel punto, gli agenti hanno risposto al fuoco uccidendo un uomo.

Trump: “legge e ordine”

Donald Trump è deciso a usare il pugno di ferro. E rilancia su Twitter uno degli slogan della destra usato a fine anni Sessanta da Nixon e Reagan. “Ordine e legge”. Il presidente Usa ha anche minacciato di fare intervenire l’esercito se gli amministratori locali democratici non useranno il pugno duro contro la violenza. Anche a Washington scontri fino a tarda sera davanti alla Casa Bianca.Qui gli agenti hanno usato lacrimogeni e gli spray urticanti per rispondere al lancio di oggetti da parte di alcuni manifestanti. In piazza Lafayette i dimostranti hanno acceso un grande falò. Una volta sgomberati dagli agenti, i dimostranti, sfidando il coprifuoco, sono rimasti in zona. E sono tornati a più riprese a fronteggiare gli agenti schierati con scudi e manganelli.

La famiglia chiede l’arresto degli altri poliziotti

Medaria Arradondo, capo della polizia di Minneapolis, si è recato sul luogo dell’uccisione dell’afroamericano “per rendergli omaggio”. Di fronte alla famiglia della vittima afroamericana che chiede l’arresto anche degli altri tre poliziotti coinvolti, ha detto che “il silenzio e l’inazione sono complicità. La morte di Floyd è stata una violazione di umanità”. Ne approfitta la Cina per  attaccare gli Stati Uniti definendo il razzismo una malattia cronica della società americana. “Quello che è accaduto”, ha detto l portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, “dimostra la brutalità della polizia negli Stati Uniti”.

Quincy Mason Floyd, uno dei figli di George, che ha partecipato a una protesta a Bryan, si è detto emozionato. “Tutti escono e mi dimostrano affetto – ha detto – sono davvero commosso”. Insieme alla sorella  Connie Mason, poi,  ha fatto appello ai manifestanti in tutto il Paese a evitare la violenza. “Non risolverà nulla”.

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di Redazione - 1 Giugno 2020