Gli epurati Rai: fuori Cuccarini, Isoardi e Balivo. L’autunno anti- sovranista è già iniziato

19 Giu 2020 13:58 - di Alberto Consoli

Fazio piange, ma poi sono altri a fare le valige. L’autunno anti-sovranista è già iniziato. Via i volti di area non gradita ai piani alti di Viale Mazzini. Così, inizia il valzer delle nuove conduzioni.  Si vociferava da un pezzo che gli “sgraditi” avrebbero gentilmente- si fa per dire- fatto posto ad altri. Nei palinsesti autunnali, infatti,  non vedranno in onda alcune prime donne come Lorella Cuccarini, Elisa Isoardi e Caterina Balivo. Mentre vedranno lo sbarco su Rai1 di Serena Bortone e Monica Giandotti, volti della terza rete. Luisella Costamagna avrà Agorà. Ci saranno su Rai1 i ritorni di Monica Maggioni e di Antonella Clerici, quest’ultima con un nuovo programma al posto della Prova del Cuoco della Isoardi. Elisa Isoardi dovrà dire addio al suo programma. La Rainon l’ha riconfermata. Per la conduttrice già legata a Salvini, per ora c’è solo la panchina. Su un programma di salute, di cui si vocifera, non c’è niente di concreto, solo indiscrezioni. Sarà “recuperata” da Milly Carlucci, con la sua partecipazione a Ballando con le stelle nel prossimo autunno.

Il valzer delle conduzioni

Alla Cuccarini invece – per ora – non è stato proposto ancora nulla, mentre la Balivo ha già annunciato che si prenderà un anno sabbatico. Tra i conduttori c’è da registrare il ritorno di Milo Infante nel pomeriggio di Rai2, mentre Alberto Matano sarà solo a La Vita in diretta (dimezzata la durata). Un altro caso spinoso rischia di diventare quello di Salvo Sottile, che dovrebbe essere sostituito da Benedetta Rinaldi alla guida di Mi Manda Raitre.  Eppure gli ascolti erano buoni. Potrebbe nascere un nuovo caso Giletti, adombrano alcuni. Stando a quanto riportato da Marco Castoro, giornalista super informato su tutto quanto bolle in pentola in tv, infatti, nonostante i risultati inattacabili ottenuti da Salvo Sottile, le puntate del programma mattutino nei quali si è posto l’accento sui ritardi della cig non sarebbero piaciute: troppo antigovernative.Confermato lo slittamento di Fabio Fazio su Rai3 (e non su Rai2) con il suo Che tempo che fa.

La Cuccarini rimessa in panchina

La conduttrice tanto amata dagli italiani non sarà più al timone de La vita in diretta, rimessa in panchina dalla Rai dopo una sola stagione. “Scandaloso”, aveva già commentato nei giorni scorsi Giorgia Meloni appena i rumors si erano diffusi. Professionalità e serietà buttati alle ortiche. Contro questa decisione con l’hashtag #iostoconlorella sono stati molti quelli che hanno espresso il loro dissenso. “Escludere per cieca ideologia una professionista qualificata e amata è ingiustificabile. Epureranno tutti coloro che non si piegano a diktat partito?”, si era chiesta Giorgia Meloni dai suoi profili social. I maligni sostengono che Alberto Matano, secondo alcuni utenti di Twitter, avrebbe bloccato chi ha espresso solidarietà alla sua (ex) collega. L’idea di essere lui l’unico mattatore de La vita in diretta deve averlo solleticato. Caterina Balivo, diversamente dalle altre due colleghe, aveva annunciato di voler lasciare la conduzione di Vieni da me per iniziare un nuovo corso della sua carriera.

Commenti

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  • maurizio pinna 19 Giugno 2020

    Si chiamava Comitato di stato dell’URSS per la radiodiffusione televisiva e radiofonica. Per delega del Presidente dell’ Unione Sovietica rispondeva del suo operato solo al Ministro Comunista della Cultura, questa è oggi la RAI , ma anche l’ANSA che fu del compagno Curzi. Se vi aggiungiamo un Presidente del Consiglio che opera come un dittatore, un Parlamento che fa e disfa a piacimento, possiamo affermare con piena causa che l’ Italia è una Repubblica di tipo Sovietico.
    L’ opposizione non mi pare adeguata. Tolto FdI che fa quel che può, la Lega non ha mai raggiunto una statura adeguata e i discorsi di Salvini, ancorchè pertinenti, cominciano a lasciare il tempo che trovano. FI è ondivaga e troppo democristiana.
    I compagni faranno ciò che vorranno fino al 2023, poi si vedrà, a patto che allora esista ancora un centro destra in grado di competere.
    Spero tanto di sbagliarmi.