Governo in panne, Zingaretti avvisa Conte: «Basta tergiversare. I soldi del Mes vanno presi»

29 Giu 2020 9:50 - di Michele Pezza
Zingaretti

Se non è un ultimatum, poco ci manca. Segno che la tensione è in salita e la pazienza in discesa. Tanto da costringere Nicola Zingaretti a mettere nero su bianco, con una lettera al Corriere della Sera, la propria insoddisfazione per come il governo sta ballonzolando intorno al Mes pur di non decidere in merito. È vero che la sortita del segretario del Pd è frutto anche delle pressioni interne. Una settimana fa era stato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, a svelare l’insofferenza di molti nel partito verso una leadership ritenuta tutto sommato grigia e priva di carisma. Una posizione condivisa, seppur a denti stretti, da molti nel Pd, fin dentro la schiera dei ministri. A Zingaretti non resta che scaricarla nel governo, richiamando Conte a farla finita con i rinvii. Soprattutto sull’utilizzo del Mes, definito come «uno strumento finanziario totalmente diverso da quello del passato».

Così Zingaretti in una lettera al Corriere della Sera

Sul punto Zingaretti – e non potrebbe fare diversamente – attacca «le destre». ma è il primo a sapere che il vero problema non sono Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Se il premier temporeggia è perché a trattenerlo è il M5S. «Io non credo possiamo permetterci ancora di tergiversare», dice infatti il presidente della regione Lazio. Resta tutto da capire se Di Maio e compagni si lasceranno irretire dall’appello del Pd. Molto più del partito del Nazareno, il M5S è squassato da lotte interne. Una convergenza sull’utilizzo del Mes (il vecchio fondo salva-Stati) verrebbe sfruttato da Di Battista, ormai ritornato in funzione anti-governo, come l’ennesimo cedimento alla poltrona.

La crisi del M5S paralizza l’esecutivo

È il motivo per il quale, nella sua lettera, Zingaretti ha saltato a piè pari l’«effetto stigma» che deriverebbe all’Italia dal ricorso ai fondi del Mes, puntando tutto sui benefici che, a suo dire, ne deriverebbero per la sanità. «Questi mesi – ha scritto indicando in merito 10 punti «su cui ragionare» – ci hanno mostrato quanto sia fondamentale investire nei sistemi sanitari e nelle scienze della vita per poter garantire il diritto a cure di qualità». Magari fosse così semplice. I grillini sono paralizzati. E di conseguenza lo è anche il governo. Zingaretti se ne faccia una ragione.

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  • Franz 29 Giugno 2020

    Un italiano minuscolo al servizio della Merkel